
Si giocasse a padel stasera, e non a tennis, per Jannik Sinner ci sarebbero potuti essere problemi. Il Galan che Jannik si troverà di fronte a Cincinnati non sarà l’Ale del padel, spagnolo, ma Daniel Elahi, colombiano, numero 144 del mondo. Un avversario che Sinner ha battuto due volte su due: la prima nel 2021 in Coppa Davis, la seconda negli ottavi di finale di Wimbledon 2023, torneo al termine del quale Galan si piazzò in 56esima posizione, suo best ranking Atp. Non ha la classifica per giocare i grandi tornei partendo direttamente dal tabellone principale, ma a Cincinnati Galan ha superato le qualificazioni battendo il giapponese Daniel e il kazako Shevchenko, ripetendosi anche nel primo turno del main draw contro il ceco Kopriva.
Colombia, terra di calciatori e ciclisti più che di tennisti: anche Daniel, nei ritagli di tempo, va in bicicletta, «ma non spesso perché sono un professionista e può essere pericoloso – ha raccontato -. Una volta sono caduto e mi sono rotto una mano. Per fortuna è successo durante il Covid e non ho perso molte settimane». Professionista sì, ma soprattutto a livello Challenger: ne vinse uno nel 2018 a San Benedetto del Tronto, ne ha conquistati due in questa stagione, entrambi in Sudamerica, a Punta del Este e a Santiago, su quella terra che è di gran lunga la sua superficie preferita ma dove, tanto per citare qualcuno dei precedenti contro tennisti italiani, ha perso nelle ultime due edizioni del Roland Garros contro Lorenzo Musetti.
Ad allenare Daniel è il papà Santos, in una famiglia fatta di tennisti, visto che sia i fratelli Sat e Xando che la sorella Rocio hanno tutti giocato a livello professionistico, anche se non ai suoi livelli. Tradizione di famiglia il tennis, ma anche la dieta vegetariana: «I miei genitori mi hanno cresciuto così – le sue parole in un’intervista all’Atp -. Non ho mai provato uova, carne, pesce o pollo. Sono diventati vegetariani verso i 30 anni, perché credono che sia uno stile di vita più sano. Hanno cresciuto me, i miei fratelli e mia sorella in questo modo. Per me è una cosa importante ed è difficile quando sei in viaggio per il mondo. È dura quando viaggi in alcuni Paesi. Di solito cerco di mangiare più cereali, fagioli e ceci possibile. Sono ricchi di proteine. In alcuni posti non ti capiscono e non sanno cosa sia un vegetariano. Negli Stati Uniti hai molte opzioni, ma in molti posti può essere molto dura». In questi giorni, tra Cincinnati e poi New York, gli va bene.
9 agosto 2025
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