
DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK – Circa 57 deputati democratici del Texas sono fuggiti dallo Stato domenica, rifugiandosi in Illinois e nello Stato di New York per le prossime due settimane, con l’obiettivo di bloccare un piano appoggiato da Trump che mira a preservare la maggioranza repubblicana alla Camera di Washington per gli ultimi due anni del suo mandato ridisegnando la mappa dei collegi elettorali. I deputati si sono recati in pullman al quartier generale del partito in Illinois per spiegare le loro ragioni in conferenza stampa.
È parte di una battaglia nazionale in vista delle elezioni di midterm. In genere il partito che ha vinto le presidenziali perde in almeno uno dei rami del Congresso e nel novembre 2026 i repubblicani temono per la Camera dove hanno una maggioranza ridottissima. Per evitare di perderne il controllo, rischiando il blocco del suo programma, Trump ha chiesto al governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, di ridisegnare la mappa dei collegi elettorali (gerrymandering) in modo da garantire al partito la vittoria in altri 5 seggi (ne controllano 25 sui 38 dello Stato). Il piano prevede di alterare i confini dei collegi di Houston, Dallas, Austin e di un paio alla frontiera con il Messico in mano ai democratici.
Per impedirlo, facendo mancare il numero legale di due terzi, i democratici hanno boicottato la sessione legislativa speciale convocata da Abbott. Per aver abbandonato il seggio rischiano multe di 500 dollari al giorno e la mossa potrebbe non piacere ad alcuni elettori, perché la loro assenza impedisce di discutere le norme per affrontare le recenti inondazioni.
Abbott ha ordinato alle forze dell’ordine di «localizzare, fermare e riportare in Aula tutti coloro che sono venuti meno al loro dovere verso i texani» e i repubblicani nella Camera locale hanno approvato la richiesta di arresto per i «fuggitivi». Il mandato d’arresto è simbolico perché è applicabile solo all’interno dei confini del Texas e non si traduce in accuse civili o penali. Abbott ha affermato che commettono «un crimine» se raccolgono fondi pubblici per pagare le multe e ha minacciato di rivolgersi ai tribunali per rimuoverli dall’incarico.
Con una motivazione analoga, nel 2003 una cinquantina di deputati democratici aveva lasciato il Texas rifugiandosi in un Holiday Inn in Oklahoma. Ma poi il quorum fu ristabilito e la legge passò. Di solito la mappa dei collegi elettorali viene ridisegnata dopo il censimento decennale. Ma i repubblicani stanno valutando di farlo ora anche in Ohio, Indiana e Missouri, scatenando la reazione di Stati «blu», come California, Illinois, New York e New Jersey che minacciano misure simmetriche.
È complicato tuttavia per diversi Stati controllati dai democratici. In California se ne occupa una commissione indipendente, poiché gli elettori nel 2010 hanno deciso di volere un sistema non di parte. In Illinois la mappa è stata criticata perché già disegnata per favorire il partito democratico. «I democratici l’hanno fatto per primi», ha detto Trump in un’intervista con la tv Cnbc.
Il governatore della California Gavin Newsom ipotizza un referendum a novembre per consentire «una tantum» al parlamento locale di cambiare la mappa e già circola un piano per sottrarre 5 seggi ai repubblicani. Contro Newsom si è schierato il suo predecessore repubblicano Arnold Schwarzenegger, che spinse per la commissione indipendente e si oppone al gerrymandering sia in Texas che in California. Newsom e il governatore dell’Illinois JD Pritzker sono probabili candidati alla Casa Bianca nel 2028. Trump, alla domanda se si ricandiderà, ha detto a Cnbc: «Probabilmente no. Mi piacerebbe».
6 agosto 2025
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