
Cambio ai vertici di Cesena Fiere, dove il consiglio di amministrazione riunitosi ieri, venerdì settembre, ha cooptato i nuovi presidente e vice presidente, dopo le dimissioni di Catia Guerrini ex numero due dell’ente che organizza Macfrut, una delle fiere più importanti in Europa del settore ortofrutticolo, e quelle dell’ex presidente Renzo Piraccini in carica da dodici anni, che le aveva rassegnate il 26 settembre. Un terremoto avvenuto a pochi giorni dalla presentazione dell’edizione 2026 di Macfrut in programma il prossimo aprile a Rimini dove la fiera gestita dal gruppo Ieg è la tradizionale sede dell’evento “made in Cesena”.
Alla presidenza è stato cooptato Patrizio Neri, già consigliere e presidente di Jingold e Fruitimprese Emilia Romagna, alla vice presidenza Carlo Costa al contempo Chief Corporate Officer di Ieg, il gruppo che gestisce le fiere di Rimini, Vicenza e Arezzo. Ed entra in consiglio anche Alessandra Graziani, responsabile marketing della Graziani Packaging, azienda che opera nel settore del packaging ortofrutticolo e industriale. Il prossimo 24 ottobre le cooptazioni del consiglio di amministrazione saranno rettificate dall’assemblea dei soci.
A fare da sfondo i rumors secondo cui la Fiera di Parma che organizza Cibus International Food Experience e Tuttofood stia trattando per acquisire la sezione agroalimentare di Macfrut nelle “sue” due manifestazioni. A fare chiarezza è stato l’assessore all’Agricoltura in Regione Alessio Mammi. «Macfrut – ha detto – è una fiera di grandissimo valore strategico ed economico, un punto di riferimento nazionale e internazionale per il settore ortofrutticolo: per noi la sua collocazione naturale è in Romagna. In Emilia-Romagna siamo abituati a fare insieme e continueremo a farlo senza contrapposizioni territoriali ma valorizzando le vocazioni produttive al meglio. Come Macfrut ha saputo fare in tutto questo tempo e continuerà in futuro».
Presto detto il motivo per cui secondo la Regione (e anche secondo gli enti fieristici locali) Macfrut sia considerato appannaggio romagnolo, data la forte vocazione agricola dell’entroterra delle province, soprattutto il Ravennate e Forlì – Cesena. «Il suo valore strategico è quello di essere organizzata in Romagna- rimarca ancora l’assessore -, una zona forte vocazione ortofrutticola, nella regione dove hanno sede il più alto numero di organizzazioni di produttori di tutta Italia, di grandi aziende, cooperative, realtà della trasformazione, del packaging e della movimentazione». Basti pensare, ed è solo un esempio, alle migliaia di ettari dei Caab romagnoli del Ravennate, ma anche all’importanza del settore a Forlì e Cesena tutte province in cui il valore aggiunto generato dal settore ortofrutticolo è superiore alla media regionale. Infine Mammi si è congratulato con i nuovi vertici. «A Neri come a tutto il nuovo cda, va il nostro augurio di un buon lavoro– sottolinea Mammi-. Siamo certi che lavoreremo bene insieme per consolidare il valore del polo fieristico, come abbiamo fatto in questi anni con il presidente uscente Renzo Piraccini, a cui va un forte ringraziamento per quanto fatto».
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27 settembre 2025
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