
Ora è ufficiale, anche se la decisione era nell’aria. Lo scorso aprile era stata inserita nella modifica del regolamento la possibilità di prorogare l’incarico al commissario straordinario e venerdì la giunta ha firmato la delibera. La dottoressa Maria D’Ippoliti, dirigente del Servizio per il personale, resterà altri sei mesi, a partire dal prossimo 18 maggio, alla guida del Centro servizi culturali Santa Chiara di Trento, salvo una possibile scadenza anticipata in caso di insediamento del nuovo consiglio di amministrazione.
Commissaria prorogata
Una proroga necessaria per terminare il lavoro e sistemare i conti dell’ente, dopo il buco da 2,1 milioni di euro nelle casse che ha costretto la Provincia a mettere mano all’organizzazione e sul quale c’è un’indagine della guardia di finanza che è al lavoro su mandato della Procura della Corte dei Conti. «Inizialmente avevamo previsto sei mesi perché era il massimo periodo previsto dal regolamento, ma è evidente che se si vuole riorganizzare bene, il tempo che hai a disposizione fa la differenza», spiega la vicepresidente e assessora alla cultura Francesca Gerosa. I prossimi sei mesi serviranno quindi per ultimare la riorganizzazione e nel contempo per predisporre il bando, raccogliere le candidature e procedere con la nomina del nuovo cda.
Ancora tanto lavoro da fare
Era impossibile fare tutto in una settimana e l’incarico alla commissaria scade la prossima settimana. «Il nostro obiettivo è avere un Centro culturale rinnovato e organizzato in modo tale che i dipendenti possano lavorare nelle migliori condizioni», ci tiene a precisare Gerosa. Per farlo però serve ripianare il gigantesco buco in bilancio, sul quale ha pesato in modo importante il Music Arena. Una gestione sulla quale l’assessora è sempre stata critica e a novembre ha deciso di intervenire tagliando la Music Arena dal centro. La perdita era legata alle spese straordinarie, quindi Music Arena e Feste Vigiliane, tanto che la vicepresidente ha deciso di intervenire anche su queste. Su sua indicazione la commissaria sta infatti rivedendo anche i conti del tradizionale appuntamento di giugno.
«Questo non significa che ci saranno meno risorse disponibili, ma non quelle del Centro culturale Santa Chiara. La Regione potrebbe mettere qualcosa in più, poi ci sono Comune, Provincia e gli sponsor. Come Provincia abbiamo dato 150mila euro circa come negli anni precedenti. Il Centro — sintetizza Gerosa — non metterà risorse aggiuntive rispetto al finanziamento provinciale (al quale si somma quello comunale, regionale e degli sponsor). Concorre però a realizzare le Vigiliane con il proprio personale. Abbiamo preso la decisione insieme alla commissaria che sta facendo un ottimo lavoro». Una scelta dettata dalla necessità di rimettere a posto i conti relativi alle attività straordinarie, visto che i dati su quella ordinaria sono più che positivi. «Il Centro è in salute», sottolinea ancora la vicepresidente. Nel 2024 si è registrato un incremento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, tra cassa, fatturato per la fornitura di servizi teatrali ad altri organizzatori e festival, rispetto al 2023 i ricavi sono aumentati del 38,49%. «Il Centro ha proposto un’offerta culturale di rilievo nei 5 teatri in gestione e in altri 50 spazi. Il premio Olivier Awards 2025 — ricorda — uno dei riconoscimenti teatrali più importanti del Regno Unito, assegnato allo spettacolo Assembly Hall della compagnia Kidd Pivot è rappresentativo della qualità dell’offerta culturale».
I compensi per il Cda
Si volta pagina, quindi, e ieri (10 maggio) la giunta ha determinato anche i compensi dei componenti del cda. È previsto un compenso annuo di 22.500 euro per il presidente, 6.000 euro annui per il vicepresidente e di 4.500 euro annui per ogni componente del consiglio di amministrazione.
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11 maggio 2025
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