
L’inizio è degno della Grande bellezza; il finale, ancora nebuloso, somiglia a una spy story, fatta di mail inviate ai giornali firmate da un misterioso e arcitaliano Mario Rossi. Un fatto che da due giorni produce scintille, mai viste in questa legislatura, fra i due Palazzi della politica romana: Chigi e Quirinale, la sede del governo e quella della presidenza della Repubblica.
Bisogna partire dalla prima inquadratura, molto sorrentiniana. Giovedì 13 novembre, ristorante della Terrazza Borromini, vista mozzafiato su piazza Navona: a un unico tavolo — prenotato per 18 persone ma occupato solo da 16 — un gruppo di amici provenienti da mondi diversi (dell’economia, delle banche, del commercio) si ritrova a cena unito dalla fede calcistica per la Roma. Meglio: si mangia e si beve nel ricordo di Agostino «Ago» Di Bartolomei, lo storico e amatissimo capitano giallorosso scomparso 31 anni fa.
Poco prima, al Tempio di Adriano, c’è stato un evento per il secondo anno di vita dell’associazione dedicata alla memoria del calciatore. Più tardi un bel gruppetto di persone va a cena. Fra queste c’è Francesco Saverio Garofani, consigliere del capo dello Stato e segretario del Consiglio supremo di difesa. È l’uomo finito nel mirino del centrodestra, che se ora facesse un passo indietro non darebbe certo un dispiacere a Giorgia Meloni.
E in questo contesto, fra un brindisi alla Magica e un «ti ricordi in curva Sud?», che l’ex parlamentare del Pd parla a ruota libera di scenari politici. «Di scossoni» e di alchimie («una grande lista civica nazionale») per fermare la leader della destra italiana alle prossime elezioni, quelle che decideranno il Parlamento che eleggerà il nuovo capo dello Stato. «Era una chiacchierata in libertà tra amici», ha ammesso Garofani ieri al Corriere, confermando così la notizia pubblicata dallaVerità martedì.
I suoi pensieri in libertà diventano dopo cinque giorni l’apertura del quotidiano di Maurizio Belpietro. Titolo: «Così il Colle proverà a fermare Meloni». L’ombra del complotto agita Fratelli d’Italia, partito della premier. Bisogna tuttavia seguire le parole «dello scandalo» che fanno un giro tortuoso prima di finire in tipografia per imporsi nell’agenda politica.
Tre giorni dopo la cena, domenica — alle 13.24— una mail inviata a svariati giornali, soprattutto di centrodestra, riporta le considerazioni del consigliere di Sergio Mattarella, limitandosi a dire che sono state pronunciate durante una cena con uomini dello sport, della politica e delle istituzioni. La mail è firmata Mario Rossi. È stata inviata dall’indirizzo di stefanomarini@usa.com.
Il testo della mail, cestinata da diversi quotidiani a partire dal Giornale, sarà pubblicato integralmente dalla Verità con la firma Ignazio Mangrano (nome di un giornalista che non esiste) con i virgolettati (mai smentiti) del consigliere quirinalizio.
Appena la notizia deflagra rimbalza un dettaglio: il giornale di Belpietro ha l’audio di questa chiacchierata. Almeno così si dice. È la prova regina in grado di annientare qualsiasi smentita, anche se fino a ieri sera però non era stata ancora pubblicata.
Dunque Garofani sarebbe stato registrato a tavola da uno o più tifosi romanisti. E poi le sue parole sarebbero state trascritte nel testo della mail girata a diversi quotidiani, a partire da quelli di centrodestra. Chi è stato fra i quindici presenti a cena alla Terrazza Borromini ad accendere il cellulare per «fermare» quelle considerazioni nelle note audio? In mancanza di elementi ancora certi, la storia sta animando un pissi pissi senza freni nella politica romana. Con una serie di congetture incredibili: registratori sotto il piatto, cimici nelle sedie, camerieri con barbe finte, i russi e via discorrendo…
Qualcuno a quel tavolo di fratelli romanisti avrebbe «tradito» Garofani che in un momento di relax pensava di concedersi, senza briglie, a pensieri e considerazioni politici: perché? Il conto del banchetto lo sta pagando il consigliere di Mattarella che da 48 ore, è facile immaginare, starà passando in rassegna i volti e le smorfie di chi era con lui a cena.
Vai a tutte le notizie di Roma
<!–
Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.–>
Iscriviti alla newsletter di Corriere Roma
20 novembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA




