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Caso Di Bella: la politica divisa e il fantasma del populismo

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Siamo nella seconda metà degli anni Novanta e nell’opinione pubblica imperversa il dibattito su un protocollo di cura contro i tumori. Si tratta del «metodo Di Bella», dal nome del medico che lo inventò, Luigi Di Bella (1912-2003). Siciliano di nascita, Di Bella lavora a Modena, prima come professore universitario, poi in attività privata, trattando dal 1977 pazienti oncologici con un protocollo che non ha, tuttavia, prove di efficacia.

Sky Crime ha riproposto «Il metodo Di Bella», una vicenda clamorosa che assunse presto una grande rilevanza sociale, ponendo interrogativi etici che riguardano la medicina e il trattamento dei pazienti. Il caso esplode il 16 dicembre 1997, quando la sentenza del giudice Carlo Madaro impone alla Asl di Maglie (Lecce) di fornire gratuitamente i farmaci per questa controversa terapia antitumorale, accendendo un dibattito nazionale.

In assenza di studi pubblicati in sedi riconosciute sull’efficacia e nemmeno sulla sicurezza del metodo, l’Istituto superiore di sanità chiede a Di Bella le cartelle cliniche dei suoi tanti pazienti, ma non le ottiene (arriveranno nel giugno 1998, a sperimentazione ultimata, ma sono incomplete e non utilizzabili come evidenza). Si scatena così il dibattito tra i «dibelliani» e l’allora ministra della sanità Rosy Bindi.

La sperimentazione ufficiale, condotta nel 1999 dal Ministero della Salute, ne sancisce l’inefficacia terapeutica, confermando che i pazienti non traevano alcun beneficio in termini di sopravvivenza o miglioramento delle condizioni. Intanto i malati sono due volte sofferenti, due volte smarriti di fronte alla scelta terapeutica: il metodo Di Bella forse non servirà ma è l’unico, esile filo al quale hanno appeso la speranza.

Il doc offre vari spunti di approfondimento, come caso di studio ideale per la filosofia della medicina, per le scienze della comunicazione (i media inscenarono un disgustoso «teatrino») e per chi si occupa di diritto in ambito sanitario. E per la politica, con grandi manifestazioni di piazza e la contrapposizione tra le forze che appoggiano Di Bella (partiti di destra, in parte il Vaticano) e principalmente il Pd che lo avversa: il fantasma del populismo cominciava a prendere corpo.

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4 agosto 2025

4 agosto 2025

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