
ROMA «Grazie per avermi regalato una bellissima giornata, che non dimenticherò mai, mi sono venute le lacrime», dice Carlo Verdone al Campidoglio, mentre riceve la Lupa Capitolina dal sindaco Roberto Gualtieri, e si fa la foto ricordo con la famiglia, i figli Paolo e Giulia, il fratello Luca e la sorella Silvia, e il cognato Christian De Sica.
Il V-day, Verdone sindaco di Roma nel giorno del suo 75° compleanno, comincia al mattino. Un tizio fuori contesto esce trafelato con la borsa da portaborse, sotto l’aula Giulio Cesare, un addetto alla sicurezza gli fa, «indietro, sta a arriva’ Verdone».
Ecco due giovani vigilesse composte con le mani dietro la schiena, la banda della polizia suona Un sacco bello, il debutto, prima di uno zum-pa-pa. «Ho cominciato a fare questo mestiere 48 anni fa, non sono uno scherzo. E continuo fino a quando il motore non mi lascia per strada».
Il sindaco gli mette la fascia tricolore, e lui, «ora comando io». Primo progetto sulle buche delle strade? «Le tapperemo in qualche modo. Ma intanto prosciughiamo il Tevere». È una citazione di di Armando Feroci candidato sindaco nel Gallo cedrone, «’sto Tevere ce serve o non ce serve?». La full immersion nella città che ha imparato ad amare «grazie ai miei genitori» si fa in un corteo di auto e staffette della municipale, schivando il traffico si viaggia a cento all’ora che sembra Ferragosto, c’è anche Cinzia la centaura, anche lei, come tutti, dà del «tu» a Carlo: «T’ho fatto da scorta a Viaggi di Nozze». Prima tappa, riunione di giunta: si approva un centro di odontoiatria gratuito a Tor Bella Monaca, «dando un dentista a chi non può permetterselo», e si approva una misura a sostegno delle librerie indipendenti. Verdone, la fascia che gli attraversa il torace, suggerisce di aprire «un mercatino delle pulci a Via Veneto, «che la sera è una strada buia e fa tristezza, mi ha telefonato Arbore e mi ha detto, fai tua questa idea». Tutta la giornata, per decisione di Carlo, la passiamo con le comunità più fragili e indifese, in periferia: «La vera umanità si trova qui». A Villa Gordiani, al Prenestino, all’apertura di un nuovo spazio giochi, viene accolto dai bambini della scuola primaria Romolo Balzani, che a luglio fu danneggiata dall’esplosione del distributore di benzina.
«Cercavo un volto italiano, ho visto bambini indiani, pakistani, cinesi che mi hanno detto buon compleanno, me li so’ abbracciati tutti. Qui ci vivono 380 mila persone, più di Perugia».
Forza, dentro, ci rinfiliamo in auto, dall’altra parte di Roma, al centro anziani di La Storta; alle pareti balli di gruppi, corsi di cucito creativo, laboratori teatrali, ginnastica posturale. In 80 pranzano con i due sindaci, fettuccine cacio e pepe, orecchiette al pomodoro, saltimbocca, sformatini, medaglioni…Una donna coi denti contati ci sorride ironica, «se magnamo tutto». E Carlo: «Sono astemio ma faccio uno strappo alle regole, avevo paura di non spegnere le candeline e non porta bene». Si corre, Cinzia in moto è lì davanti che ci fa strada, diretti all’assemblea cittadina a Tragliatella, al confine con Fiumicino. Gli hanno appena messo la rete fognaria, ma le strade sembrano Africa e l’illuminazione pubblica non c’è. Ora il vero sindaco parla in romanesco: «Ve chiedo d’esse brevi, ci siamo rimessi in moto, ce sta’ una bella partecipazione democratica». Il leader del comitato: «Ci chiedono sempre, vi sentite abbandonati?». «Non l’ho detto io, eh», dice Verdone con le mani davanti, sembra un suo film. Ma i problemi sono seri e li ascolta con attenzione: «Siamo in territori che non conosciamo».
Ora eccoci al Valle, che a settembre, dopo 12 anni, riapre. Il teatro che accolse la prima di Cenerentola e dei Sei personaggi. Ponteggi, ripuliture dei putti che rappresentano La danza delle ore. «Ci venivo con mia madre a vedere Goldoni». Le carezze della memoria sembrano ridar vita a Sora Lella, Eleonora Giorgi, Mario Brega con la mano che «po’ esse fero e po’ esse piuma». Ringrazia il sindaco, «ha avuto la sensibilità di questo gesto, lo stesso di 25 anni fa con Alberto Sordi». Auguri Carlo, simbolo di Roma, racconta vizi e virtù della sua città che, ama di un amore sconfinato, nonostante tutto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
17 novembre 2025 ( modifica il 17 novembre 2025 | 20:05)
© RIPRODUZIONE RISERVATA




