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Caravaggio, la voce di Vittorio Sgarbi presenta il libro sul restauro della chiesa di San Bernardino

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Nonostante le condizioni di salute, Vittorio Sgarbi non ha voluto far mancare la sua voce sabato alla serata organizzata dal Comune di Caravaggio per il restauro decennale della chiesa di San Bernardino. L’occasione era la presentazione del volume «La bellezza ritrovata», curato proprio dal critico d’arte ed edito dalla Nave di Teseo, con i saggi di architetti e studiosi che hanno contribuito a riportare allo splendore il piccolo tempio cinquecentesco.

Nel chiostro della chiesa c’erano oltre 200 persone per ascoltare gli autori del libro introdotti dal sindaco Claudio Bolandrini, che ha ringraziato benefattori e fondazioni che hanno donato 550 mila euro per i restauri a cui il Comune ha contribuito con altri 650 mila euro. Ha portato il suo saluto anche Mario Andreose, presidente della casa editrice e poi sono intervenuti gli autori dei vari saggi: il professor Francesco Tadini ha ricostruito il contesto storico, gli architetti GianMaria Labaa e Maria Teresa Piovesan, direttori degli interventi di restauro, si sono occupati dello sviluppo architettonico e pittorico dell’edificio, la storica dell’arte Beatrice Bolandrini ha indagato le decorazioni settecentesche della chiesa dei religiosi. Assente l’architetto Luca Rinaldi, ex sovrintendente dei Beni architettonici, che nel volume ha illustrato il modulo architettonico canonico dei Minori osservanti mentre le immagini sono state curate da Gianfranco Tadini.

Assente per causa di forza maggiore anche Vittorio Sgarbi, che nel 2023 aveva raccolto l’appello del sindaco per un aiuto nel percorso di valorizzazione del tempio. L’intuizione immediata e potente venuta da Sgarbi era stata che San Bernardino non è solo una chiesa di Caravaggio, ma la chiesa del Caravaggio, la prima lezione d’arte del piccolo Michelangelo Merisi cresciuto nel borgo prima di andare a bottega a Milano. «In San Bernardino tutto si muove verso il grande Michelangelo Merisi che in quella chiesa deve aver visto nella sua infanzia gli affreschi e lì si è educato alla visione della pittura lombarda sobria e concreta fondamentale per la sua formazione. Le pitture dello Stella e del Prata realizzate una quarantina di anni prima della nascita del Merisi erano la sua arte contemporanea».

Il critico d’arte partendo da questa intuizione proprio due anni fa aveva tenuto in città una delle sue lezioni magistrali per raccontare «Caravaggio a Caravaggio», ripercorrendo la vita del Merisi piena di zone d’ombra e lampi di luce come i suoi quadri. Proprio in quei giorni era partita l’idea di raccogliere il percorso fatto in un volume. «Il libro — conferma il sindaco — intende promuovere a livello nazionale la conoscenza di San Bernardino come testimonianza di un lungo percorso artistico ed emblema dell’arte lombarda tardo rinascimentale».

Un percorso arrivato a una tappa fondamentale con la pubblicazione del libro di cui Sgarbi teneva, pur nelle difficoltà personali, e tiene a far parte. Il critico d’arte, che nel 2021 ha superato un tumore alla prostata, a marzo è stato ricoverato un mese per una grave depressione che lo aveva spinto a non alimentarsi e non appare in pubblico da novembre. Per questo, il regalo che ha voluto fare a Caravaggio, con un saluto registrato, è stato accolto con un fragoroso applauso e molta commozione mentre la sua voce, pur affaticata, risuonava nel chiostro.

«Sono felice — spiega Sgarbi — che l’impresa sulla chiesa di San Bernardino sia arrivata a compimento grazie all’impegno di tanti studiosi e il coordinamento del sindaco Bolandrini. La mia volontà è di perseguire l’impegno di portare a compimento l’impresa dello studio e la conoscenza approfondita di San Bernardino a Caravaggio. Una visita in questa chiesa è il modo per conoscere tutto quello che è stato fatto in Lombardia tra il ‘400 e il ‘500 per indicare all’uomo la strada che testimonia la presenza di Dio sulla Terra».


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1 luglio 2025 ( modifica il 1 luglio 2025 | 14:26)

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