
(LaPresse) Temperature insolitamente elevate, siccità e in alcuni casi il forte vento hanno alimentato gli incendi in molte zone dell’Europa. Italia, Turchia, Grecia e Francia sono solo alcuni dei Paesi colpiti dagli incendi. Secondo i dati del Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi dell’Ue, da gennaio in Europa è stata bruciata un’area grande quasi quanto il Lussemburgo. Il totale dei terreni bruciati a metà luglio è di 231.539 ettari, il 119 per cento in più rispetto alla media a lungo termine. Un rogo ha devastato la spiaggia di Punta Molentis, a Villasimius, in Sardegna. Le fiamme hanno distrutto decine di auto e costretto i bagnanti a mettersi in salvo via mare. Un incendio boschivo alimentato da venti fortissimi ha bruciato fino a giovedì sull’isola greca di Creta, causando l’evacuazione di oltre 1.500 persone da alberghi e abitazioni. Vigili del fuoco al lavoro anche ad Atene per domare un rogo divampato lunedì nei pressi di un campus universitario. In Albania migliaia di ettari di foreste e altre aree verdi sono stati avvolti dalle fiamme e alcune abitazioni sono state distrutte. In Turchia il governo ha dichiarato lo stato di calamità naturale in due province. Le autorità parlano di almeno 44 incendi divampati domenica.
28 luglio 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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