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Cagliari-Inter risultato 0-2: Lautaro e Pio Esposito fanno felice Chivu

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Anche Cristian Chivu, in un bagno di sudore, si toglie la giacca, come i colleghi più celebri: succede al minuto 78, poco dopo il palo colpito di testa da Folorunsho. L’Inter è in vantaggio grazie a un gol di Lautaro arrivato all’alba della partita, ma perde troppi palloni facili e soffre la spinta disperata del Cagliari, che però concede molto. Dopo quattro minuti arriva per i nerazzurri e il loro tecnico il raddoppio scacciapensieri, con il primo gol in serie A di Pio Esposito: un piattone su cross da sinistra di Dimarco, imbeccato con un tocco di fino da Calhanoglu.

L’Inter domina, spreca, perde qualche certezza per strada, ma subito la ritrova. E risale in classifica con la seconda vittoria di fila dopo quella sul Sassuolo, la terza se si considera anche quella sull’Ajax. Una risalita obbligata (e sabato a San Siro c’è la Cremonese), nella quale anche la sofferenza è preziosa per ritrovare la compattezza che serve per puntare lo scudetto.

Nel giorno in cui Lautaro supera Mazzola a 117 reti, segnando il suo 12° gol in 12 partite contro i sardi, l’Inter parte in forte, anche perché il Cagliari sguarnisce il centrocampo, cercando di colpire sulla trequarti, con un pressing alto. Chivu in porta conferma Martinez per la seconda di fila, dopo aver detto che «Sommer è il titolare» (e il presidente Marotta nel prepartita lo ripete): ma è naturale che con lo svizzero in scadenza, lo spagnolo vada testato, per capire se può essere il titolare del futuro. Per il resto, con il centrocampo classico in crescita e le fasce alla brasiliana, l’Inter non si scompone davanti alla foga del Cagliari, anche se sulla destra Luis Henrique non è connesso con il resto dei compagni: succede infatti tutto a sinistra, a partire dal cross di Bastoni, da manuale come la capocciata perfetta di Lautaro, sesto gol fra campionato e Champions di testa per i nerazzurri.

Chiudere la partita però non è la specialità della casa: un po’ perché Thuram gigioneggia in area, un po’ perché Mina e Zé Pedro sono applicano un massaggio piuttosto intenso alle caviglie delle due punte nerazzurre. A farsi male però è il Gallo Belotti che prima dell’intervallo saltando su un pallone conteso al portiere Martinez sente girarsi il ginocchio sinistro. Pisacane almeno può rimediare alle lacune del suo centrocampo, con l’ingresso di Prati. L’Inter sfiora però ripetutamente il raddoppio (palo di Calhanoglu, poi Caprile salva su Thuram), ma Gaetano e Felici danno lo slancio ai sardi per provarci, fino al palo di Folorunsho. Idrissi salva sulla linea su Frattesi, ma nella prima sfida in A tra i fratelli Esposito è la notte di Pio, chiusa da un altro palo, di Mkhitaryan. Una notte, per l’Inter, meno banale di quanto si possa pensare: «Era importante vincere su un campo difficile. Ma dobbiamo ancora pedalare tanto — dice Lautaro —. Pio? Ha la testa giusta, ma lasciatelo tranquillo per il bene del calcio italiano». E dell’Inter.

27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 23:08)

27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 23:08)

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