
Torneranno davvero in piazza i trattori? E in senso più ampio: l’Europa rischia di perdere rilievo nella produzione agricola mondiale? Se lo chiede Ferruccio de Bortoli che, sull’Economia del Corriere della Sera in edicola domani con il quotidiano, analizza le conseguenze del taglio dei fondi Ue per l’agricoltura.
Per il 2028-2034 è prevista una riduzione di oltre 80 miliardi per la Pac, la Politica agricola comune. È più del 20% delle risorse del 2021-2027. Secondo Coldiretti, la misura colpirà 770 mila aziende agricole in Italia. Confagricoltura l’ha definita «una vera e propria dichiarazione di guerra». Le proteste sono partite. Possono avere un impatto sull’economia, è la tesi.
«Tendiamo sempre a sottovalutare il peso del settore primario — scrive de Bortoli —. La nostra attenzione è rivolta all’industria che rischia il declino. Il focus è sulla competitività che langue per difetto di innovazione e ricerca. Non sulle produzioni agricole, per quanto siano indispensabili. Un errore ricorrente che rischia di essere fatale per l’Ue, al punto di indebolirla».
Secondo de Bortoli, «non è solo una questione di risorse, che per l’agricoltura europea risultano comunque tagliate del 24%. È una questione politica e identitaria». La frase che riassume il sentimento degli agricoltori, scrive de Bortoli, è: «Paghiamo noi il riarmo dell’Europa». Guai a sottovalutare questo malessere verso la nuova politica di bilancio Ue, soprattutto di francesi e italiani: si «rischia di alimentare stagioni di grandi proteste dagli esiti politici incerti se non nefasti».f
Le storie di impresa
In Italia, intanto, la «grande stagione» è anche quella delle banche impegnate nei tentativi di consolidamento: chi a promuoverli, chi ad arginarli. Da Unicredit-Mps a Mps-Mediobanca fino a Mediobanca-Banca Generali, alle partite aperte dell’estate il settimanale dedica un approfondimento, che si allarga agli altri protagonisti del mercato.
Che farà l’ex Mediaset per vincere le resistenze e conquistare la tedesca ProSiebenSat? Che accadrà all’ex Ilva (e ai suoi lavoratori) dopo la nuova asta pro-decarbonizzazione? E Tim vuole allargarsi oltre la telefonia, ma che carte ha in mano? Stellantis quanto frenerà ancora? Come si risolverà la questione della governance di StMicroelectronics?
La copertina è dedicata a Sofia Goggia, campionessa di sci e simbolo dell’Italia alle Olimpiadi invernali. Che, si calcola, muoverebbero più di 5 miliardi nell’indotto sportivo. I conti in tasca ai giochi Milano-Cortina 2026.
Fra i personaggi di questa settimana c’è Aldo Fumagalli Romario, azionista, presidente e ceo di Sol. Racconta la strategia anticrisi della multinazionale italiana dei gas tecnici e dell’assistenza a domicilio, che supera gli 1,6 miliardi di ricavi con acquisizioni e ricambio generazionale. Altro protagonista è Sebastiano Caffo, ceo del gruppo Caffo 1915 che produce l’Amaro del Capo: con l’acquisizione di Cinzano vuole raddoppiare i ricavi a 200 milioni. E spinge sull’export. Nella sezione Patrimoni c’è la mappa del mercato delle seconde case. Dove sono cresciuti di più i prezzi? A Livigno e Portovenere.
3 agosto 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3 agosto 2025
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