
Di quello che Donald Trump pensa di lui «non potrebbe fregarmene di meno. È la personificazione dello scopo del 25° emendamento e dell’impeachment, se il Congresso avesse un minimo di coraggio, lo butterebbe nel bidone della spazzatura della storia», spiega senza tanti giri di parole Bruce Springsteen al “Time”, che gli ha dedicato la copertina. Da sempre fedele a se stesso, il Boss non può che essere su posizioni opposte rispetto al Presidente e ai suoi sostenitori, anche se è consapevole del grande consenso di cui gode Trump all’interno del Paese.
«Dobbiamo accettare il fatto che un buon numero di americani non ha problemi con la sua politica fatta di potere e dominio – continua infatti il musicista nell’intervista – ma io non posso dare carta bianca a quei tizi. Molti hanno creduto alle sue bugie, a lui non importa nulla di chi resta indietro, ma solo di se stesso e dei multimiliardari che lo hanno sostenuto il giorno dell’insediamento». A suo dire però anche i Democratici hanno le loro responsabilità per ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti e, di conseguenza, nel resto del mondo. «Abbiamo un bisogno disperato di un partito alternativo che sia efficace – sottolinea non a caso Springsteen – oppure che il Partito Democratico trovi qualcuno in grado di parlare alla nazione. C’è un problema nel linguaggio che usano e nel modo in cui cercano di parlare alla gente».
Un problema – quello di parlare alla gente – che il Boss continua a non avere e lo conferma la pubblicazione a sorpresa sui propri canali social della nuova versione dal vivo di “Open All Night”, brano e video registrati senza pubblico al Count Basie Theatre di Red Bank, New Jersey e che fa parte di “Nebraska ’82: Expanded Edition”, il cofanetto in edizione limitata in uscita il prossimo 17 ottobre e che contiene, fra le altre cose, anche la prima esecuzione dal vivo dell’album “Nebraska” del 1982.
26 settembre 2025
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