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Bper, gli utili nei nove mesi volano del 30% a 1,4 miliardi con Sondrio. I cda approvano la fusione: sarà chiusa ad aprile

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Bper ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile in volata del 30% a 1,4 miliardi grazie al consolidamento di Pop Sondrio a partire da luglio, dopo cioè il completamento dell’Opas. 
A perimetro omogeneo invece, dunque senza considerare l’istituto valtellinese, i profitti per la banca guidata da Gianni Franco Papa sono aumentati del 19,6% a 1,3 miliardi, grazie a ricavi core stabili a 4 miliardi dove il calo della componente dei margini (-3,6% a 2,4miliardi) dovuto all’allentamento della politica monetaria Bce, è stato bilanciato dalla salita delle commissioni nette (+6% a 1,5miliardi), sostenute a loro volta dall’aumento delle commissioni dalla raccolta gestita (+11,3%) e dalla bancassurance (+16,3%), a conferma della strategia di crescita nell’asset gathering. Sempre a livello consolidato i ricavi core sono stati 4,4 miliardi, di cui 2,7 miliardi derivanti dal margine di interesse e 1,7 miliardi dalle commissioni nette. Buon contributo anche dalle partecipazioni: i dividendi infatti sono balzati del 29% a 52,1 milioni: 11,1 milioni sono riconducibili alla partecipazione in Banca d’Italia e 21,9 milioni al risparmio di Arca Vita. I crediti netti verso la clientela ammontano a 125,9 miliardi, con nuove erogazioni per circa 20 miliardi nei primi nove mesi dell’anno.

Per fine anno l’istituto ha aggiornato la guidance consolidata che comprende anche Pop Sondrio: ricavi a 6,4 miliardi, cost-income inferiore al 48%, costo del rischio sotto i 35 punti base e Cet1 sopra il 14,5%.

Unipol al 18,7% post-fusione

A livello di gruppo il coefficiente Cet 1 di solidità patrimoniale si attesta al 15,1% dopo aver generato 1,7 miliardi di capitale nei nove mesi. Il cost-income ratio scende al 46%. Anche in virtù di questo risultato il  cda ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo da 200 milioni, pari a 0,1 euro per azione. La cedola sarà staccata il 24 novembre e pagata il 26. «Per la prima volta abbiamo presentato al mercato una vista consolidata con Banca Popolare di Sondrio che evidenzia una crescita dei ricavi, un continuo miglioramento dell’efficienza operativa e un’eccellente dinamica commerciale, trainata dalla componente commissionale», ha salutato i risultati Papa, che ha ringraziato per il lavoro svolto sinora tutte le colleghe e i colleghi del gruppo. I cda delle due banche ieri – mercoledì 5 novembre – hanno deliberato la fusione per incorporazione che si concluderà ad aprile. Confermate sinergie a regime per 290 milioni di euro. Al termine  l’azionariato vedrà Unipol al 18,7% del capitale, la Fondazione di Sardegna al 7%, Blackrock al 4,7% e Jp Morgan al 3,3%. Il flottante sarà del 66,3%.

Rinforzata la collaborazione con DoValue

La banca ha anche annunciato l’allargamento della collaborazione con DoValue e l’ampliamento delle attività di Gardant Bridge Servicing (Gbs) -partecipata al 70% da doValue e al 30% dal gruppo Bper – al 50% dei nuovi flussi di utp e il 90% dei nuovi flussi di npl generati dal gruppo Bper ampliato. Ai nove mesi i crediti deteriorati sono al 2,3% del portafoglio a livello lordo e all’1,2% tenendo conto delle rettifiche di valore.

Advisor

Per la fusione della Popolare di Sondrio il cda di Bper si è avvalso di Mediobanca e Provasoli Advisory Partners come consulenti finanziari per determinare il rapporto di concambio ed ottenere il rilascio della fairness opinion; Barclays ha supportato il comitato operazioni con parte correlate.

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6 novembre 2025

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