Avvio di seduta positivo per le Borse europee, nonostante l’annuncio di nuovi dazi da parte della Casa Bianca a partire dal primo ottobre. Le nuove tariffe dovrebbero riguardare farmaci (al 100%), autocarri (25%) e mobili (30%) prodotti al di fuori degli Stati Uniti.Â
Il Ftse Mib di Milano è in rialzo (+0,6%), come il Cac di Parigi (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,3%). Positive anche Madrid (+0,3%) e Amsterdam (+0,2%). Gli investitori attendono la pubblicazione dell’indice dei prezzi delle spese per i consumi personali (Pce) negli Usa, variabile di riferimento per misurare l’inflazione da parte della Fed, in uscita nel pomeriggio. Gli economisti si aspettano che la lettura del dato Pce si attesti intorno al 2,9% su base annua, al di sopra dell’obiettivo di inflazione della banca centrale.Â
Spread
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre stabile a 84 punti base, in linea con la chiusura di ieri. Il rendimento si attesta al 3,5%. Qui l’andamento dello spread.
Piazza Affari
A Piazza Affari, Brunello Cucinelli, in calo del 5,5%, è ancora in coda al listino dopo il crollo di giovedì seguito alle accuse degli hedge fund relative alle attività in Russia. Debole anche Moncler (invariata) con gli analisti di Mediobanca che hanno abbassato l’obiettivo di prezzo da 56 a 53 (con raccomandazione «neutrale»), e Hsbc che lo ha tagliato da 53 a 52 euro (con raccomandazione «neutrale»).Â
Tonico il comparto bancario, con la Popolare di Sondrio in vetta al listino (+1,8%), seguita da Bper (+1,4%). Dopo le promozioni sul rating per Unicredit (+1,4%) e Intesa Sanpaolo (+1,1%) da parte di Fitch alla vigilia, oggi Mediolanum (+0,9%) beneficia della promozione dell’agenzia a un rating `BBB+´ da `BBB´, con outlook stabile. Dopo un’iniziale ribasso, passa all’attivo Recordati (+0,3%), che non sconta i nuovi dazi imposti dall’aministrazione Usa. Pesanti St (-1,7%) e Leonardo (-0,8%). Qui il listino in tempo reale.
Valute e petrolio
Per quel che riguarda le valute, l’euro si rafforza a 1,1678 dollari (+0,15%) e a 174,89 yen (+0,14%), mentre il dollaro è stabile contro la valuta giapponese a 149,768 yen. Sul mercato dell’energia, il petrolio è salito a causa delle elevate tensioni geopolitiche, soprattutto sul fronte ucraino, sulla prospettiva di una maggiore pressione sanzionatoria europea sul petrolio russo. Il Brent in scadenza a novembre sale dello 0,2% a 69,56 dollari al barile, e il Wti dello 0,42% a 65,25 dollari.
26 settembre 2025
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