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Bolzano, l’ex candidato sindaco si veste da federatore del centro: «Superiamo le ideologie, ci sono sfide comuni»

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In una politica globale segnata da posizioni sempre più estreme, Bolzano si distingue con un progetto centrista. Se solo la storia giudicherà i risultati, la strada già tracciata in Consiglio Comunale, e ora anche in giunta, è merito di un viaggio iniziato diversi anni fa ma premiato dall’esito delle Comunali del 4 maggio scorso. L’elezione del sindaco Claudio Corrarati, pur con il sostegno determinante del centrodestra, è frutto del disegno politico di Roberto Zanin: «Superiamo le ideologie e rivendichiamo la vicinanza ai cittadini, quest’ultima decisiva per individuare i problemi concreti del capoluogo, senza assumere posizioni cristallizzate». Questi concetti saranno ricordati durante l’assemblea dei soci di domani, occasione nella quale la Civica per Bolzano rinnoverà i propri vertici.

Invitati tutti i partiti rappresentati in consiglio comunale

Dopo la relazione di Zanin e di altri importanti esponenti della lista, si svolgeranno le elezioni del presidente, del consiglio direttivo e della segreteria politica. Il coinvolgimento di quasi tutti i partiti dell’attuale consiglio comunale (o tutti, se sarà presente anche un esponente dei Verdi, ndr) vuole essere però segno, e stimolo, di un nuovo corso, inaugurato intorno alla figura del sindaco e forte di un riconoscimento bipartisan. Non è questione di contenuti, per i quali ogni forza politica conserva la propria identità, ma di un metodo partecipato e di ascolto che Corrarati ricorda in ogni occasione pubblica e Zanin rivendica come approccio fondamentale della propria lista (con la quale il primo cittadino è stato eletto).

Verso un grande centro?

Un grande centro, forte a livello locale, diverso dai casi nazionali recenti che non hanno avuto seguito? Dalla Civica per Bolzano per ora ci si limita alla celebrazione del metodo. «Durante l’assemblea dei soci, da Forza Italia a Fratelli d’Italia, dalla Lega al Pd, dalla Svp alla Civica Io Sto con Bolzano, ogni ospite, oltre ai saluti, sarà libero di dire la propria — commenta Zanin —. Questo è il tipo di convergenza che promuoviamo perché, nonostante le visioni politiche differenti, ci sono comunque tante sfide comuni». A destra, come a sinistra, se non nello stesso centro, le voci degli esponenti politici invitati (anche a livello provinciale) sono testimonianza di un coro coeso.

Le possibili convergenze

«Esaminando singolarmente i temi abbiamo spesso trovato convergenze», spiega Giuliana Dragogna (Team K). «La centralità delle liste civiche è innegabile, perché le ideologie non valgono la vicinanza agli elettori e alle loro necessità», afferma il centrista Angelo Gennaccaro. «Confronto e dialogo sono fondamentali in un mondo tormentato dalle divisioni», conferma Juri Andriollo, che come vicesegretario provinciale del Pd riconosce nel sindaco la disponibilità all’ascolto. Così, se nei contenuti e nelle singole scelte la politica si frammenta anche in Comune, almeno nel metodo il pluralismo democratico, spesso solo evocato, trova a Bolzano una sua applicazione concreta.

26 settembre 2025

26 settembre 2025

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