Home / Politica / Bolzano, dopo il caso Vettori il Consiglio comunale elegge Longo come nuova presidente

Bolzano, dopo il caso Vettori il Consiglio comunale elegge Longo come nuova presidente

//?#

«Questo deve essere certamente il mio anno». La c0nsigliera di Fratelli d’Italia Antonella Longo spiega a caldo l’elezione a presidente del Consiglio comunale di Bolzano, un mese dopo la vicenda privata che ha travolto il suo predecessore, martedì assente, Carlo Vettori (applicazione del braccialetto elettronico per la denuncia di maltrattamenti in famiglia, danno e lesioni nei confronti della moglie). «Ero la seconda dei non eletti. Prima per un’ingenuità (il post sui social con la citazione del gerarca nazista Goebbles, che è costato il posto a Diego Salvadori, ndr) e ora per questa vicenda, che rimarrà brutta in qualsiasi modo dovesse risolversi in tribunale, sono entrata prima in consiglio e poi mi sono ritrovata a guidarlo. Per me è un onore, ma sento la responsabilità del lavoro che andrò a svolgere». 

Il prezzo politico

Longo tiene conto della delicatezza delle situazioni, ma anche del prezzo politico che queste siano costate a Fratelli d’Italia. Come affermato dopo la proclamazione, grazie ai 23 voti (contro i 18 dell’opposizione per la dem Monica Bonomini) con i quali è stata eletta, vuole essere corretta e rispettosa: «All’inizio ero emozionata, ora mi sento più tranquilla, pronta a cominciare. Voglio portare moderazione e far rispettare le regole, come detto dal sindaco Corrarati nel giorno del suo insediamento. In troppe occasioni, dall’inizio di questa consiliatura, questi principi sono venuti meno». Laureata in giurisprudenza e con anni d’esperienza nel sindacato Failp, già dipendente delle poste e consigliera comunale con Giovanni Salghetti (2000-2005), Longo di recente si è molto impegnata nel sociale con una piccola agenzia viaggi («Gabbiano») con la quale promuove gite di gruppo per la fascia più anziana della popolazione. Nei suoi propositi di gestione dell’aula tiene così in considerazione anche quanto avvenuto pochi istanti prima.

Caso politico

A una settimana dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e subito dopo la presentazione della 12esima Corsa Cittadina per dire No alla violenza, il convitato di pietra Vettori, nonostante i giustificativi per le assenze (anche per la seduta di domani), in Consiglio è diventato improvvisamente oggetto di discussione. La benzina sul fuoco l’aveva messa il capogruppo del Pd Stefano Fattor: «Non accetto che dopo quanto accaduto si possa trattare la vicenda a tarallucci e vino, proprio quando vengono promosse iniziative contro la violenza di genere. Il caso è anche politico». Netta la reazione di Fratelli d’Italia, attraverso l’assessora Patrizia Brillo e il capogruppo Roberto Muraro, che hanno parlato «di scorrettezza verso un uomo travolto da una vicenda delicata, di una famiglia che ne sta soffrendo e di un caso sul quale deve pronunciarsi solo la giustizia». 

Le accuse

Con il riferimento alla spilla del fiocchetto bianco, simbolo dell’impegno degli contro la violenza sulle donne, il consigliere pd ha acceso però ancora di più gli animi. «Se mi fosse stata data, l’avrei senz’altro indossata», la replica dell’assessore Caruso (Lega), prima di riceverla e metterla. Muraro ha poi accusato Fattor, affermando che il non distribuire la spilla tra i banchi della maggioranza e di Fratelli d’Italia sia stato un «gesto intenzionale». Il capogruppo del Team K Matthias Cologna ha dribblato la questione dicendo che «da maggio il centrodestra continua a dar prova di non saper gestire l’aula (la vicepresidente a tempo, caso Salvadori e Vettori, ndr)». Ma è stato il sindaco a sentenziare, prima del voto e degli altri ordini del giorno: «Mi avete chiesto di essere garante dei cittadini. Chiedo a tutti di non cercare lo scalpo, di non sconfinare dai limiti del rispetto e dai principi di dialogo che ci siamo posti».

19 novembre 2025 ( modifica il 19 novembre 2025 | 09:07)

19 novembre 2025 ( modifica il 19 novembre 2025 | 09:07)

Fonte Originale