
È facile adesso dire che la nascente Virtus sia intrigante, bella, piena di sogni per i tifosi.
D’altronde, quella precedente era confusa e inallenabile, tanto è che Luca Banchi si dimise e solo l’intervento di Dusko Ivanovic convinse la società ad apportare i correttivi decisivi — leggi: prendere un playmaker — per rimetterla in carreggiata. Lo sapeva, la dirigenza, che la squadra aveva problemi, ma solo in primavera è riuscita a metterci le mani.
La nuova Virtus dopo l’inaspettato scudetto
Imparando dagli errori, quest’estate la Virtus sta lavorando bene: seguendo il dettato di Ivanovic sta sorgendo un roster sensato, al di là dell’ultimo grande nome — il bomber Carsen Edwards — la costruzione stava già avanzando con un senso.
Paolo Ronci è stato rapido nel cogliere le occasioni, sia in uscita — alleggerendo un monte ingaggi a giugno ancora troppo elevato — per ritagliarsi maggiore manovrabilità, sia in entrata, come dimostra l’ultimo colpo a sorpresa.
La gestione delle uscite e gli arrivi: una gestione che convince
Ma la pallacanestro non è una scienza esatta: infatti, la Virtus inallenabile ha poi vinto lo scudetto — con merito, oltre qualche colpo di fortuna e qualche boiata della maggiore rivale, Milano — mentre questa sarà da vedere sul campo.
Da evidenziare, oltre alla solidità mostrata in questo mese dalla coppia Ronci-Ivanovic, c’è la capacità di sfruttare lo spazio economico ricavato dalle cessioni. In attesa, ovviamente, di capire quale percorso farà la proprietà che ha visto Massimo Zanetti determinato a rilanciare in prima persona i progetti tecnici dopo l’annunciato divorzio da Carlo Gherardi.
L’arena in Fiera, l’Eurolega e una tifoseria entusiasta
L’arena sarà pronta l’anno prossimo, intanto la licenza triennale in Eurolega — pagata meno della metà rispetto al prezzo inizialmente paventato — garantisce un certo status in attesa di capire il destino delle sponsorizzazioni che dovranno blindare gli investimenti già effettuati sul mercato.
La risposta dei tifosi è stata caldissima: cinquemila abbonamenti già sottoscritti, complici l’entusiasmo per lo scudetto e il lavoro sul mercato, che ha fatto digerire la partenza delle superstar. Ora alla piazza va chiesta ragionevolezza, perché gli obiettivi stagionali non saranno superiori a quelli previsti.
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13 luglio 2025
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