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Bologna, il nuovo contratto della Philip Morris: «Assicurazione per tutti i dipendenti e aumenti in busta paga»

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Un’assicurazione a carico dell’azienda e a favore dei dipendenti, poi contributi per nido, centri estivi e borse di studio dei figli e, infine, aumenti di premi e indennità per recuperare il salario corroso dall’inflazione. Ci sono voluti 13 mesi di trattativa, ma adesso la bozza di accordo è stata siglata e manca solo, si fa per dire, il voto dei lavoratori. È stata siglata a Bologna l’ipotesi di accordo tra Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e Philip Morris Manifacturing&Tecnology Bologna S.p.A per il nuovo contratto integrativo: l’intesa riguarda gli stabilimenti di Crespellano e Zola Predosa, circa 2.200 persone tra dipendenti diretti e interinali.

L’assicurazione a carico dell’azienda per tutti i lavoratori

L’accordo prevede, tra le altre cose, che Philip Morris stipulerà un’assicurazione a suo carico che, a fronte di incidenti mortali, o a fronte della riduzione di capacità lavorativa dal 50% in su, indipendentemente dalla causa, erogherà una copertura economica equivalente a 2, 3 o 4 volte il valore della Ral del dipendente a seconda dell’anzianità e del carico familiare. Ai genitori con figli che frequentano nidi e materne sarà riconosciuto un contributo mensile fino a 200 euro, mentre vengono riconosciuti contributi pari a 60 euro mensili per i figli fino ai 14 anni che frequenteranno i centri estivi. Le borse di studio per i figli dei dipendenti raddoppiano, da 32 a 64 all’anno, con importi che variano da 200 fino a 1.100 euro.

L’aumento dei premi e delle indennità

Il premio di partecipazione, parzialmente modificato, potrà erogare quote salariali fino a 2.805 euro a regime, che saranno incrementati del 30% (quindi per un totale di oltre 3.600 euro) nel caso di conversione del premio in welfare. Ritoccati al rialzo l’importo del credito welfare assegnato a ciascun lavoratore ogni anno (da 350 a 500 euro annuali) e il premio lavoro notturno (da 5 a 10 euro a regime). Se approvato dai dipendenti, il contratto avrà durata di quattro anni e scadrà nel dicembre 2028. «L’intesa sottoscritta ieri, dopo circa 13 mesi di trattativa, non ambisce esclusivamente ad incrementare il livello di benessere e di tutela della lavoratrici e dei lavoratori di Philip Morris — sottolineano i sindacati in una nota — ma vuole creare un sistema di relazioni di sindacali e di rapporto con le e i dipendenti che, partendo dalla partecipazione degli stessi, consideri le persone come elemento imprescindibile per la sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’impresa». 

Soddisfatti i sindacati

Di questo accordo due sono gli elementi positivi, secondo Vincenzo Mauriello della Filctem Cgil, «il primo è la tutela dei lavoratori, a cominciare dal recupero del gap salariale. Il secondo è un elemento di prospettiva: discutere di formazione della filiera, di parità di genere e inclusività rappresenta una sfida in prospettiva molto importante. È un accordo che guarda all’oggi ma prova a raccogliere le sfide di domani».


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19 aprile 2025

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