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Blitz con striscioni e fumogeni per gli orsi a Trento: «Gaia e Papillon tornino liberi»

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Nottata con striscione e fumogeni davanti al recinto degli orsi. È successo tra venerdì e sabato a Trento, all’esterno del vivaio forestale Casteller, struttura in cui si trovano gli orsi M49 (dal 2020) e JJ4 (dal 2023). Il primo esemplare è soprannominato «Papillon» per essere riuscito a fuggire dal recinto, mentre JJ4, ribattezzata «Gaia», è l’orsa ritenuta responsabile dell’uccisione di Andrea Papi, il runner di 26 anni aggredito e ucciso sui sentieri del monte Peller, in Trentino. 

«Gaia doveva essere trasferita in un rifugio in Germania, ma è sempre in gabbia. Ancora una volta le bugie del governatore Fugatti sono state confermate», scrive su Facebook il movimento Centopercento-animalisti, che ha organizzato l’azione «per mantenere viva l’attenzione sulla loro sorte. Il problema della vergognosa gestione degli orsi del Trentino dovrebbe coinvolgere tutta l’Italia».

Blitz con striscioni e fumogeni per gli orsi a Trento: «Gaia e Papillon tornino liberi»

La manifestazione ha visto cinque attivisti posizionarsi di fronte al cancello del Casteller, appendere uno striscione con scritto «Oggi l’azione. Domani la liberazione! Orsi liberi!», e accendere dei fumogeni rossi. «Azione assolutamente silenziosa, per non spaventare gli orsi — precisa il movimento —. Gaia e Papillon devono essere liberati. Non li lasceremo mai soli e lotteremo fino alla fine per la loro liberazione».

15 giugno 2025 ( modifica il 15 giugno 2025 | 11:37)

15 giugno 2025 ( modifica il 15 giugno 2025 | 11:37)

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