
Un cognome importante ma nessuna parentela con l’Antonello nazionale. Non ancora maggiorenne ma già con una gavetta decennale alle spalle. Il prossimo 3 luglio a Riccione Biagio Venditti riceverà il Premio Anica 80 alla XIV edizione di Ciné – Giornate di cinema, per il film L’ultima settimana di settembre di Gianni De Blasi. «Sono sorpreso e contentissimo, molto fiero del lavoro che abbiamo fatto», racconta il giovanissimo attore. Che i primi passi li ha fatti da bambino come ballerino. «La danza è una grande passione. Ultimamente ho dovuto metterla un po’ da parte ma non escludo il ritorno, diciamo così».
Terence Hill e Diego Abatatuono
È nato a Roma il 15 agosto 2007, i primi impegni sono stati alcuni spot, a soli 7 anni. «La mia molla è stata la curiosità per un mondo che mi ha attratto fin da piccolissimo. E la fortuna è stata mantenere la spontaneità che mi ha aiutato a far diventare reale un sogno che sto ancora vivendo». Nessuno in famiglia viene dall’ambiente dello spettacolo ma, racconta Biagio, dai suoi genitori ha ricevuto pieno appoggio. «Sono stato fortunato, i miei mi hanno sempre supportato. Considerando le normative che riguardano noi attori minorenni, il loro appoggio era essenziale».
L’esordio nella fiction tv è arrivato con titoli come Tutti insieme all’improvviso, Un passo dal cielo, Don Matteo. «Sono stato fortunato anche con gli incontri, devo dire. Nino Frassica, Terence Hill, Diego Abatantuono, cerco di imparare da persone come loro».
Per adesso deve anche trovare il modo di conciliare il lavoro con la scuola: ha frequentato il quarto anno del liceo classico Cambridge Goffredo Mameli. «È stata la sfida più importante di questi anni, lo dico da studente lavoratore. Nel mio caso devo sottostare a ritmi complicati, che coinvolgono tante persone. All’università magari autogestirsi sarà più facile. Mi sono impegnato per studiare nei momenti liberi sul set, raggiungendo risultati buoni a scuola che però non sempre erano quelli che desideravo. Ho imparato anche a accettare ciò che si ottiene».
La serie tv «Di4ri»
La popolarità è arrivata grazie a Di4ri, una serie Netflix per giovanissimi, ambientata tra un gruppo di compagni di classe di seconda media a Marina Grande, dove Venditti interpreta il tenero e sensibile Daniele. «È un grande progetto, per me un’occasione di crescita professionale. Avevo solo 14 anni, lo considero il mio primo vero ruolo. Sì, posso dire di essere cresciuto insieme a lui, anche nel confronto con gli altri protagonisti in merito alle temperature emotive così delicate. Abbiamo sentito anche la responsabilità di avere un pubblico di preadolescenti».
Per L’ultima settimana di settembre sta per ricevere il Premio Anica 80, ma una medaglia, dice, l’ha già ottenuta. «Il lavoro a fianco di Diego Abatantuono. Un onore vero. Faccio tesoro dei suoi consigli. Non tanto diretti: sul set assorbivo tutto standogli accanto, osservandolo, un colosso del cinema. Ma con lui si è creata una complicità speciale, sottile. Sono molto legato a questo film».
Paolo Costella lo ha diretto nel ruolo di Denis nel film Storia di una notte, con Anna Foglietta e Giuseppe Battiston, ora è impegnato nelle riprese di una serie internazionale per Netflix di cui ancora non può parlare. «Il mio obiettivo è andare avanti, migliorarmi, adattandomi agli altri e arricchendomi».
Un sogno nel cassetto c’è. «Vorrei lavorare con Ferzan Özpetek, è un regista che adoro». E una certezza. «Roma, la mia città. Non la cambierei con nessun’altra al mondo».
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2 luglio 2025 ( modifica il 2 luglio 2025 | 20:26)
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