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Benny Pilato, il papà Salvatore esulta: «Magari fossimo a Singapore, in vasca un grande risultato»

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«Magari fossimo a Singapore, la gara di Benedetta l’ho vista in tv e va bene lo stesso. Sono orgoglioso e felice, chi non lo sarebbe per un risultato così». Salvatore, il papà di Benedetta Pilato (che ha appena conquistato la medaglia di bronzo nei 50 rana ai mondiali di nuoto) condensa nelle parole di un padre ciò che l’Italia sportiva intera pensa: un terzo posto è un risultato di grande prestigio. La nuotatrice azzurra, di origine tarantina, conferma a diecimila chilometri di distanza ciò che la figlia ha appena detto alla Rai: «Sono contentissima, non posso dire altro, il tempo è quello che è, ma in questi contesti è importante mettere la mano davanti e ci sono riuscita. Riconfermarsi non è mai semplice e questa è la mia quinta medaglia nel 50 e vale tanto quest’anno».

Benny ribadisce di essere una nuotatrice di alto livello e di essere competitiva malgrado le difficoltà incontrate negli ultimi anni. Per il momento ha lasciato perdere la distanza doppia sulla quale influiscono le diverse problematiche che ha dovuto fronteggiare puntando sulla velocità pura dei 50. In questa gara, nel 2021 agli europei di Budapest, ribadì al mondo intero quando aveva appena 16 anni di essere la più veloce con 29”.30, migliorando l’argento preso a Gwangju. Quei tempi non li ha più ripetuti, è andata ancora spesso sotto i 30”, ma è entrata in una spirale della quale comincia a intravedersi l’uscita.

«A noi andava già bene quello che aveva fatto in semifinale con 30”20 – dice ancora il papà – per come stava era un ottimo risultato, ma come ha detto lei l’importante in queste gare è mettere la mano avanti. Che prevede il suo futuro? Lei lo sa meglio di noi, l’ha già detto che cambia città e allenatore e va a Roma a nuotare con l’Aniene che è la sua società. Forse riuscirà a fare una scappata a Taranto 2-3 giorni attorno a Ferragosto». Benedetta, appena uscita dall’acqua della piscina di Singapore, terza in una gara vinta dalla rediviva lituana Meilutyte davanti alla cinese Tang e quarta l’altra italiana Anita Bottazzo, ha detto che questo bronzo è «la ciliegina di una torta che quest’anno non c’era. È stato difficile guardare i 100 rana da fuori, ma c’era comunque chi difendeva l’Italia».


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3 agosto 2025

3 agosto 2025

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