Mia madre deceduta ha lasciato una polizza vita a capitalizzazione di cui era contraente / assicurata con beneficiario indicato testualmente ‘il coniuge’ (mio padre) a lei premorto- 20 anni prima. Io e mio fratello eravamo eredi legittimi di nostro padre – insieme con mia madre, ed ora per testamento (divisorio dei beni immobili) eredi universali di mia madre. La compagnia assicurativa per liquidare polizza chiede una integrazione alla dichiarazione di successione di mio padre – morto 20 anni fa – che riporti il numero ed il valore attuale della polizza, in quanto la liquidazione della stessa a nostro favore avverrebbe per diritto successorio (di mio padre immaginiamo) e non per diritto proprio.
Non dovrebbe la dichiarazione di successione assolvere solo a fini fiscali, e per il riscatto della polizza essere sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che indichi che siamo gli eredi di mio padre solo con mia madre e poi gli unici di mia madre ?
Mauro
Ai sensi dell’art. 1920 del Codice Civile, in una polizza vita il capitale assicurato non rientra nell’asse ereditario se vi è un beneficiario specificato e in vita al momento del decesso. Tuttavia, se il beneficiario è premorto, la prestazione torna nella disponibilità dell’eredità e diventa parte dell’asse ereditario del contraente-assicurato. Pertanto si ritiene opportuno non integrare la dichiarazione di successione di suo padre ed inserire la polizza nella dichiarazione di successione di sua madre solo a titolo informativo, allegando una dichiarazione sostitutiva che attesti che siete gli unici eredi della madre e già eredi del padre premorto.