
Anche quantità molto basse di plastiche, inferiori a pochi grammi, sono sufficienti a condurre alla morte uccelli, tartarughe e mammiferi marini. Lo rivela uno studio, condotto da ricercatori di Ocean Conservancy e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), che ha analizzato oltre 10.000 necroscopie di animali marini.
Secondo la ricerca, l’equivalente di meno di tre zollette di zucchero di plastica ingerite possono essere letali per un uccello marino, come la pulcinella di mare, poco più di due palle da baseball per una tartaruga marina, e circa un pallone da calcio per una focena comune.
I ricercatori hanno anche identificato quali tipi di plastica sono particolarmente dannosi. Gli uccelli marini sono particolarmente vulnerabili a gomma e plastica dura. Anche solo sei pezzi di gomma più piccoli di un pisello hanno il 90% di probabilità di causare la morte. Le tartarughe marine sono particolarmente vulnerabili alla plastica morbida, come i sacchetti, e alla plastica dura. I mammiferi marini sono maggiormente vulnerabili a detriti di pesca e plastica morbida.
Tra gli animali inclusi nel set di dati, il 47% delle tartarughe marine, il 35% degli uccelli marini e il 12% dei mammiferi marini presentava plastica nell’apparato digerente. Quasi la metà, il 47%, degli animali che hanno ingerito plastica rientra nella Lista Rossa Iucn delle specie minacciate, quasi minacciate, vulnerabili, in pericolo o in pericolo critico. Questa ricerca sottolinea che la plastica oceanica è una «minaccia esistenziale» per la diversità della vita e fornisce una base scientifica fondamentale per le politiche di riduzione dell’inquinamento da plastica e la protezione degli ecosistemi oceanici.
(Fonte: Agi)
18 novembre 2025
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