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Bando A22, l’Svp apre all’in-house, de Bertolini (Pd): «Non bisogna escludere nessuna soluzione»

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La Svp apre la via all’in-house e la minoranza trentina è pronta a collaborare. Il vicepresidente della provincia di Bolzano Daniel Alfreider aveva dichiarato a Rttr che se dovesse essere annullato il diritto di prelazione, l’Alto Adige chiederebbe la revoca del bando e vorrebbe che si iniziasse a parlare dell’affidamento in-house (una via che negli anni passati era già stata ipotizzata e poi abbandonata). Questa dichiarazione è stata musica per le orecchie della minoranza provinciale trentina, la quale da tempo chiede l’in-house e critica la gestione del bando dell’A22. 

L’affondo di de Bertolini

«Con questa situazione tutta in divenire, nessuna soluzione può essere esclusa rispetto alla sopravvivenza di questo bando — ha detto il consigliere provinciale dem Andrea de Bertolini —. Quindi non ci si faccia trovare in ritardo o impreparati nell’eventualità in cui, per ragioni ad oggi non conoscibili, questo bando venga revocato». E ha aggiunto: «Bisognerà essere pronti ed aver dialogato in anticipo per riprendere in mano tutte le soluzioni possibili per presidiare e garantire questo asset». La gara fin dall’inizio era stato considerato irto di ostacoli da parte del Pd.

Fugatti nel mirino

Adesso l’opposizione chiede alla politica di riprendere in mano la partita per non avere sorprese quando il bando si sbloccherà. Per ora la gara di A22 è sospesa in attesa del giudizio della Corte di giustizia europea riguardo il diritto di prelazione. Una sentenza che secondo il Ministero è in «stato avanzato di svolgimento». Anche se il Partito democratico non è molto d’accordo col dicastero presieduto da Matteo Salvini. «Tutto rinviato al 30 novembre, in attesa di una Corte di giustizia europea, che probabilmente si esprimerà fra tre o quattro anni, per poter presentare le manifestazioni d’interesse alla partecipazione alla gara per l’assegnazione della concessione di A22 — ha detto il consigliere provinciale Alessio Manica —. Al 30 novembre 2025 sarà passato quasi un anno dalla conferenza stampa trionfale di lancio del bando. Poco di cui essere soddisfatti e molto di cui essere invece preoccupati». 

Il dito è puntato anche contro il governatore Maurizio Fugatti: «Resta peraltro incomprensibile come ci si possa essere infilati in quello che pare ormai un cul de sac sottovalutando aspetti così dirimenti come la clausola di prelazione; certamente con un’ostinazione più da giocatori di poker che da amministratori e una responsabilità che rimane totalmente in capo a chi ha scelto questo percorso», ha detto Manica.

L’opposizione apre all’Svp

La minoranza trentina quindi apre alla Svp in cerca di una collaborazione, il tutto per evitare di ritrovarsi in «emergenza» se Bruxelles, come probabile, deciderà di togliere il diritto di prelazione e far crollare il castello di certezze finora costruito. «Non è più tempo di promesse, servono risposte certe e trasparenti ai cittadini e ai territori coinvolti». Ha affermato il consigliere provinciale di Campobase, Francesco Valduga.


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3 luglio 2025

3 luglio 2025

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