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Autostrada del Monte Bianco, illegittimo lo stop agli aumenti dei pedaggi: cosa ha deciso la Consulta

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Le disposizioni, che hanno rinviato i termini per l’adeguamento dei pedaggi
autostradali per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023, in attesa dell’aggiornamento dei piani economici finanziari, sono costituzionalmente illegittime perché in contrasto con gli articoli 3, 41 e 97 della Costituzione. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza numero 147 depositata
martedì 14 ottobre, che ha ritenuto fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Consiglio di Stato. I giudici amministrativi erano chiamati a pronunciarsi sull’impugnazione da parte di RAV – Raccordo Autostradale Valle d’Aosta Spa (titolare della concessione per la progettazione, la costruzione e l’esercizio dell’autostrada Aosta – Traforo del Monte Bianco), che fa parte del gruppo Autostrade per l’Italia, di due note del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che non avevano riconosciuto gli adeguamenti tariffari per il 2020 e il 2021.

La sentenza della Consulta

Per la Consulta le disposizioni censurate violano il principio di
continuità amministrativa
, che impone di evitare ogni ritardo che non sia strettamente funzionale alla salvaguardia dell’interesse pubblico. Inoltre, il differimento del termine per l’adeguamento rende sostanzialmente inoperanti gli istituti volti a favorire la conclusione di procedimenti il cui termine ordinatorio sia scaduto, a garanzia del buon andamento di tale azione amministrativa. «L’alterazione dell’equilibrio tra le parti – si legge nella sentenza – determina altresì la lesione dell’articolo 41 della Costituzione. I giudici hanno infine precisato che lo sbilanciamento del rapporto concessorio non è funzionale neppure a impedire un asserito aumento ingiustificato delle tariffe, con ricadute negative sugli
interessi tanto dei concessionari, quanto dell’utenza».

Ora cosa può succedere

La Consulta quindi ha ritenuto fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Consiglio di Stato. Ora i giudici amministrativi dovranno recepire la sentenza della Consulta. Non è ancora chiaro invece se e quando la società potrà chiedere una qualche forma di risarcimento per le perdite derivanti dai mancati adeguamenti dei pedaggi, dal momento che il Consiglio di Stato era chiamato a pronunciarsi solo sulla legittimità o meno degli atti. 

14 ottobre 2025 ( modifica il 14 ottobre 2025 | 18:32)

14 ottobre 2025 ( modifica il 14 ottobre 2025 | 18:32)

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