Home / Motori / Auto, vola il mercato dell’usato: diesel e benzina le più scelte, crescono le ibride ma non le elettriche

Auto, vola il mercato dell’usato: diesel e benzina le più scelte, crescono le ibride ma non le elettriche

//?#

Le vecchie abitudini sono dure a morire. Soprattutto nell’usato che resta la ciambella di salvataggio per gli operatori ed più che mai vivace, rispetto al mercato del nuovo. Nel primo semestre del 2025, secondo l’elaborazione di AutoScout24 su dati Aci, i passaggi di proprietà al netto delle minivolture hanno raggiunto quota 1.627.408 , con un incremento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato positivo soprattutto se si confronta con il nuovo, che ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con -4,3%. La notizia, non così sorprendente, ma che fa riflettere una volta di più su cosa cercano gli automobilisti italiani, è che il diesel resta in cima alle preferenze con il 47%, seguito dalla benzina con il 36% mentre si registra un’attenzione crescente verso le ibride, che rappresentano ormai il 15% delle scelte. Facilmente l’ultima quota si alzerà progressivamente visto che nel mercato del nuovo full hybrid e plug-in hybrid sono arrivate a sfiorare il 18% complessivo sul totale, sempre da gennaio a giugno.

Dubbi sull’elettrico anche di seconda mano

Chi resta indietro? L’elettrico. Nonostante incentivi, promesse e attenzione mediatica, solo il 2% di chi va a caccia di un usato utenti lo considera un’opzione. E non è solo una questione di prezzo o autonomia. Il vero problema emerge tra chi l’elettrico l’ha già provato: secondo una recente survey di AutoScout24 ben tre quarti di chi ha avuto un’esperienza significativa con un’auto elettrica (un viaggio o un utilizzo per un periodo prolungato) esprime un giudizio negativo e non l’acquisterebbe. Le criticità principali? Prima di tutto, non è in linea con le abitudini di guida del 45,4% degli intervistati. Seguono problemi pratici come la scarsa autonomia delle batterie (32,9%), il costo elevato (30,9%), la diffidenza ancora presente (26,1%) e la carenza di colonnine di ricarica (25,6%). In sintesi, un mix di limiti concreti, aspettative disattese e un’infrastruttura di ricarica ancora lontana dalle esigenze quotidiane.

Il nuovo costa troppo

Dall’indagine dell’Osservatorio Autoscout 24 arriva un identikit della vettura usata ideale per gli italiani. Come detto, è a benzina o diesel, ha un’età media massima di cinque anni, ha percorso idealmente intorno ai 60mila chilometri e costa circa 19.600 euro. La valutazione è cresciuta dell’8,7% rispetto ai 18 mila, ipotizzati a inizio anno, a conferma che gli automobilisti sono pronti a spendere qualcosa in più per l’usato, frenati dai costi elevati richiesti dai modelli di recente uscita. «Nel mercato del nuovo continua a mancare un vero “primo prezzo”: oggi acquistare un’auto utilitaria richiede un investimento iniziale spesso fuori portata per molte famiglie, con soglie d’ingresso elevate anche per i modelli più essenziali. Una difficoltà che si accentua ulteriormente nel segmento elettrico, dove i costi rimangono ancora troppo alti per poter essere considerati un’alternativa realmente accessibile», commenta Sergio Lanfranchi del Centro Studi AutoScout24.

Occhio ai marchi cinesi

Quanto alle tipologie, la richiesta prevalente è quella per Suv e crossover, arrivati al 49,5% sul totale. Berline e station wagon si contendono il secondo posto a pari merito, con il 25,2% delle preferenze ciascuna. Più contenuto l’interesse per monovolume (13,6%), city car e coupé (7,8% ciascuna), mentre le cabrio si mantengono una scelta di nicchia con il 6,8%. Detto questo, nel primo semestre 2025, le auto usate più ricercate su AutoScout24 sono Fiat Panda, Volkswagen Golf e Fiat 500. Tra le alimentazioni alternative, spiccano la Tesla Model 3 tra le elettriche e la Toyota Yaris tra le ibride. Colpisce la crescita esponenziale dei brand cinesi: pur rappresentando ancora una quota marginale sul totale delle ricerche, i lead mensili generati da annunci di auto orientali sono aumentati del 90,7% rispetto allo stesso periodo del 2024: le più cercate sono state la MG ZS, la DR 4.0 e la Evo3.

Ricambio troppo lento

In un quadro positivo per il settore, non si può fare a meno di sottolineare un aspetto preoccupante in generale: l’usato sta contribuendo sì a rinnovare il parco circolante ma in modo lentissimo. Chi cerca un’auto di seconda mano intende sostituire veicoli che hanno in media quasi 13 anni con modelli più recenti, idealmente entro i cinue anni di vita. E se il desiderio di acquistare un’auto usata è guidato soprattutto dalla voglia di novità (il 31,6% degli italiani lo fa per puro piacere o per il gusto di cambiare) quel 20,2% di chi intende sostituire la propria auto – o quella di un familiare – perché diventata troppo vecchia fa intuire che già scendere almeno i 10 anni di vita media del parco auto nazionale è un’impresa ai limiti dell’impossibile, se affidata alle scelte degli italiani.

30 luglio 2025 (modifica il 30 luglio 2025 | 14:50)

30 luglio 2025 (modifica il 30 luglio 2025 | 14:50)

Fonte Originale