
LUOGO E CONTESTO
19.10.2025: Atalanta-Slavia Praga 0-0 Nel pomeriggio i primi punti in Youth League (2-0 allo Slavia Praga) con gol all’esordio nella Primavera (e in Europa) di Francesco Simonetto, il trequartista del 2009 che l’Italia considera un predestinato. Di sera quel «Light my fire!» (Accendi il mio fuoco) della curva che ha ricordato i Doors di quasi 60 anni fa, ma non ha portato bene: terzo pareggio di fila in casa. Per il resto – la Youth League, Simonetto, le coreografie e i Doors – c’è Wikipedia.
LA PARTITA
Il pareggio è un fastidio: hai vinto ai punti, non basta Un altro pareggio (di nuovo 0-0), fastidioso come le zanzare in piena estate, che pesa sulla classifica di Champions e rischia di diventare un macigno: è il sesto in 10 partite ufficiali. Tra l’altro in casa con la rivale meno temibile delle otto di Champions, e dopo che hai fatto 22 tiri totali. Ovviamente non sono tutte occasioni da gol, ma tanti tentativi senza risultati ti logorano. Però il giudizio non può fermarsi a questo: l’Atalanta ha vinto ai punti, ha numeri nettamente superiori, mister Juric ha fatto scelte che il buonsenso porta a condividere. Quindi calma con le sentenze definitive.
Scelta di gioco: avanti su questa strada Calma perché giocare per le ripartenze in velocità negli spazi è una scelta di gioco, Juric l’ha ribadito anche nel fine partita: devi difendere bene e non correre rischi, riprender palla e ripartire. Poi servono i gol. Tutto chiaro, e la squadra ha fatto quasi tutto bene, però non ha segnato. Ma le palle gol nitide sono state almeno 7 (a 2): Kossounou, due volte Krstovic, CDK, Sulemana e due volte Scamacca non hanno segnato. Qui la provocazione: chi non firmerebbe per creare sempre tante occasioni? Vinceremmo quasi sempre. Quindi, avanti così. E non è uno scherzo.
La complicità dello Slavia. Che spazi per i contrattacchi La partita è tutta lì, e nelle scelte dello Slavia Praga. I cechi hanno giocato una partita da forsennati, grande pressing e furore agonistico alternati a lunghi momenti di gioco fermo, utili per recuperare energie. E scegliendo di rischiare in difesa alzandosi per rubar palla molto vicini all’area dell’Atalanta hanno creato le loro occasioni (bene Carnesecchi) concedendone però molte di più. Sol oche l’Atalanta non ne ha sfruttata nessuno. Avesse segnato Kossounou al 3’ (solo davanti a Markovic, gli ha calciato addosso) sarebbe finita 4-0, 0 5-0. Ma non era serata.
CDK e le perle ai porci In una serata di facce tristi i sorrisi li ha strappati De Ketelaere, il migliore in campo (sul podio con lui Ederson e Carnesecchi), mai come in questa gara illuminante regista offensivo della squadra. Carletto è parso imprendibile, ha creato quasi tutte le palle gol dell’Atalanta, ma nessun compagno le ha sfruttate. Vederlo giocare è stato uno spettacolo, ma senza i gol la sua arte è rimasta un’incompiuta. Come dare le perle hai porci, per dirlo in modo più prosaico.
Il calcio è di tutti, ma in modo differente: allo stadio si guarda, dalla scrivania si vede.
IL TABELLINO
ATALANTA-SLAVIA PRAGA 0-0
Bergamo – Mer. 22 ottobre 2025, ore 21 – Champions League phase, 3° turno
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi 7; Kossounou 6, Hien 6,5, Djimsiti 6; Zappacosta 6 (29’ st Bellanova sv), Ederson 7,5, de Roon 6, Bernasconi 5,5 (1’ st Zalewski 6); De Ketelaere 7,5 (46’ st Samardzic sv), Krstovic 5 (17’ st Scamacca 5,5), Lookman 5,5 (17’ st Sulemana 5). (media 6,071). All. Juric 6,5.
SLAVIA PRAGA (3-4-2-1): Markovic 7,5; Vlcek 6 (43’ st Sanyang sv), Zima 6, Boril 4,5; Moses 7 (23’ st Chaloupek 6), Zafeiris 6,5, Dorley 5,5, Mbodji 6 (16’ st Sadilek 6); Kusej 6 (43’ st Prekop sv), Provod 5,5; Chory 6. (media: 6,038). All. Trpisovsky 6,5.
Arbitro: de Burgos (Spa). Var: Soto Grado (Spa) 6,5.
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23 ottobre 2025
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