
La mostra per ricordare la storia della rivista «Arte» (Cairo Editore) si inserisce in un percorso che mette in luce il ruolo fondamentale dell’arte e della sua rappresentazione negli ultimi decenni, in particolare attraverso uno degli approcci più intimi e significativi: l’autoritratto. Genere, di cui, in ordine sparso, si ritrovano esempi eccellenti, da Leonardo da Vinci a Frida Kahlo, da Caravaggio a Rembrandt, da Warhol a Maurizio Cattelan. Tra il 1980 e il 1982, le copertine della rivista hanno ospitato una sequenza di 14 autoritratti di importanti maestri, nell’ambito di un progetto che avrebbe già all’epoca riscosso immediatamente grande successo e che ancora oggi rappresenta un tassello prezioso nel panorama artistico nazionale e internazionale.
Enrico Baj, Antonio Bueno, Pietro Consagra, Primo Conti, Flavio Costantini, Franco Gentilini, Renato Guttuso, Robert Kushner, Carlo Maria Mariani, Fausto Melotti, Ennio Morlotti, Meret Oppenheim, Giulio Turcato e Renzo Vespignani utilizzarono tecniche tra loro lontane (tempera, acquerello, olio, collage, fotografia) per proporre la propria visione di sé, realizzando opere capaci di riflettere la personalità e l’emozione del singolo artista oltre che dallo stile personale, anche dal contesto storico e culturale del loro tempo.
Questi autoritratti inediti, ritrovati negli archivi dell’Editoriale Giorgio Mondadori, oggi Cairo Editore, vengono ora esposti per la prima volta al pubblico dal 14 al 19 ottobre presso il Museo della Permanente di Milano, in un evento aperto e gratuito in occasione dell’edizione 2025 del Premio Cairo (la numero XXXII). La loro esposizione rappresenta non solo una testimonianza della straordinarietà tecnica e emotiva delle opere, ma anche un affascinante viaggio nella storia delle personalità che hanno formato e arricchito il panorama artistico degli ultimi decenni.
L’autoritratto si configura così come un esempio eloquente di come l’arte non solo rappresenti un’immagine di sé, ma renda evidente il rapporto tra l’artista e il suo contesto. Ma la storia di questa serie di autoritratti si lega alla storia stessa di «Arte», diretta da Michele Bonuomo, rivista simbolo di approfondimento, scoperta e curiosità, che da oltre cinquant’anni accompagna gli appassionati attraverso un viaggio nelle epoche, nelle tecniche e nelle storie degli artisti, offrendo al pubblico una piattaforma di analisi critica dell’arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla fotografia, dall’arte antica a quella contemporanea. La rivista si distingue come un punto di riferimento per collezionisti, storici e amanti dell’arte, capace di arricchire la cultura visiva del suo pubblico con inchieste, interviste e recensioni, contribuendo a formare il tessuto culturale di una società che guarda all’arte come a un mezzo di espressione universale e senza tempo. Una visione di cui questi 14 autoritratti rappresentano il simbolo perfetto.
1 ottobre 2025 (modifica il 1 ottobre 2025 | 22:18)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1 ottobre 2025 (modifica il 1 ottobre 2025 | 22:18)
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