Ogni mese le bollette raccontano una storia che spesso non conosciamo: quella dei nostri consumi nascosti, degli sprechi invisibili e degli elettrodomestici che lavorano più del necessario. La tecnologia ci permette oggi di intervenire senza installare nuovi dispositivi, né cambiare le proprie abitudini. Basta sfruttare quello che già c’è – i contatori intelligenti di seconda generazione – per trasformare ogni abitazione in un organismo capace di risparmiare energia e ridurre le emissioni. A renderlo possibile è TaDa, una giovane realtà italiana attiva da gennaio 2025, che ha sviluppato una tecnologia proprietaria in grado di creare il «digital twin» dell’edificio, ovvero una copia digitale che ne rileva in tempo reale l’impronta energetica e suggerisce come ottimizzarla.
Come risparmiare
Il principio è semplice: analizzando i dati che passano attraverso i contatori, il sistema riesce a riconoscere i consumi di ogni singolo elettrodomestico, individuare sprechi e malfunzionamenti e inviare alert mirati agli utenti tramite app. Un frigorifero che consuma troppo o una lavatrice che funziona male possono pesare fino al 30% sulla bolletta familiare – pari a circa 400 euro l’anno – senza che nessuno se ne accorga. TaDa lo segnala in modo da intervenire subito.
«Il nostro obiettivo è duplice: aiutare i fornitori di energia a migliorare la relazione con i clienti e permettere a questi ultimi di conoscere davvero come utilizzano l’energia», spiega Stefano Fumi, co-fondatore e amministratore delegato. «Grazie alla più avanzata infrastruttura di contatori intelligenti al mondo – quella italiana – partiamo da un vantaggio competitivo unico. Da qui vogliamo espanderci in tutta Europa, contribuendo a un uso più consapevole e intelligente delle risorse».
Reclami e mercato
I benefici non si fermano al portafoglio. Creando un gemello digitale della casa, la tecnologia permette di monitorare l’efficienza complessiva dell’abitazione e di migliorarne la sicurezza. L’app associata consente di controllare i consumi in tempo reale, ricevere notifiche se un elettrodomestico è rimasto acceso, o suggerimenti per sostituire apparecchiature obsolete. E può anche registrare abitudini d’uso anomale, segnalando variazioni utili per il monitoraggio di anziani o persone fragili.
Fumi assicura che con il modello sviluppato da TaDa i fornitori di energia possono anticipare problemi di sovraconsumo e ridurre drasticamente i reclami («circa l’80% delle chiamate ai call center energetici sono correlate a problematiche di fatturazione»), le compagnie assicurative possono ottenere dati preziosi per valutare i rischi domestici, le banche integrarli nelle analisi per mutui «green», i produttori di elettrodomestici migliorare i propri prodotti. Tutto questo in un mercato potenziale enorme: oltre 30 milioni di abitazioni in Italia e 200 milioni in Europa, per un settore dell’efficienza energetica che vale già 560 miliardi di dollari a livello globale e 85 miliardi di euro nel nostro Paese.
Il percorso della startup, sostenuta da investitori come Italian Founders Fund e Nextalia Ventures, è appena iniziato ma appare promettente. Con una valutazione di 20 milioni di euro prima ancora dell’avvio delle vendite e un primo round di finanziamento da 1,9 milioni, TaDa si prepara a scalare il mercato europeo. «Siamo partiti da poco – conclude Fumi – ma i risultati ci confermano che stiamo andando nella direzione giusta».
16 ottobre 2025 ( modifica il 16 ottobre 2025 | 11:26)
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