
Il Milan spenderà quasi 40 milioni di euro pur di strappare Ardon Jashari, centrocampista di 23 anni (compiuti il 30 luglio), al Bruges. Sarà per lui la realizzazione di un sogno.
Nato in Svizzera da genitori albanesi della regione del Polog (in Macedonia), ha ribadito più volte al suo club la volontà di trasferirsi in rossonero, resistendo ai corteggiamenti della Premier League, del Bayer Leverkusen e dell’Arabia Saudita. Con l’accordo già preso con il club di via Aldo Rossi, Jashari non ha pensato mai di tradire i colori rossoneri e andare altrove. Ha mostrato fin da subito attaccamento alla maglia, personalità e idee chiare. Tutto quello che serve in mezzo al campo a Massimiliano Allegri, nel reparto che più di tutti ha subito una rivoluzione con l’addio di Reijnders e gli arrivi di Ricci e Modric.
Ma sulla carriera di Jashari non c’è sempre stato il sole. Cinque anni fa, era l’estate 2020, ha addirittura pensato di dire basta con il mondo del calcio quando fu scartato dal Lucerna e il suo percorso rischiò di terminare nella Primavera della società svizzera. Jashari la prese malissimo. Tantissime lacrime, ma fu convinto a continuare da Sandro Chieffo, all’epoca factotum nel settore giovanile del Lucerna, oggi al Grasshopper. Lo ha allenato dai 16 ai 20 anni, ne conosce pregi e difetti. Grazie a lui è ripartita, quindi, la carriera di Jashari, sempre nel vivaio del Lucerna. Lo ha trasformato da trequartista a mediano. Ma non è soltanto un giocatore di sostanza. Non ha il compito di rubare palloni. Ha una visione di gioco che al Milan, per innescare Pulisic e Rafael Leao, potrà essere utile.
Jashari ha un carattere chiuso, ma in campo non è timido e non sente la pressione. In quel ruolo ha convinto il Lucerna a tenerlo, per poi essere ceduto al Bruges nel 2024. Il 22 ottobre è sbarcato, da giocatore, per la prima volta a San Siro. Ha perso 3-1 in Champions League con il Milan.
Era già stato al Meazza da bambino, nel 2011, in una sfida tra i rossoneri e il Barcellona. E nella sua mente si è materializzato un sogno. Anzi, un obiettivo: giocare a San Siro. Da qui la sua insistenza di dire addio al Belgio e ripartire dall’Italia. Dove potrà praticare i suoi hobbies e seguire le sue passioni. Fuori dal campo Jashari si diverte infatti con il padel ed è testimonial di due marchi: uno di gioielli («Giberg») e l’altro di mate («Puerto Mate»). Ma prima di tutto ci sarà il Milan. Non sarà facile, avrà bisogno di ambientarsi, ma Allegri è sicuro: Jashari è l’uomo giusto per il centrocampo del Diavolo.
5 agosto 2025 ( modifica il 5 agosto 2025 | 10:04)
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