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Aquila Basket – Brescia, 75-88: talento e sfacciataggine non bastano per i bianconeri

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Metà partita di una grande Aquila e metà di un’esperta Brescia, che alla fine si aggiudica per 75-88 la semifinale di Supercoppa e rimanda a casa i trentini. L’esordio ufficiale dei bianconeri nella nuova stagione, però, resta ricco di suggerimenti importanti per continuare a lavorare. La nuova Trento ha talento, sfacciataggine e voglia di giocare ancora un basket intenso ma, ovviamente, avrà bisogno di tempo per conoscersi.

Gli inizi della partita

Nella prima parte di gara si è vista un’Aquila caparbia e sbarazzina, capace di mettere alle corde una squadra solida come Brescia, che però è venuta fuori alla distanza, leggendo bene i limiti attuali del roster trentino. Quella di Cancellieri è una squadra ancora in rodaggio, con pochi chilometri insieme nelle gambe, ma ha comunque offerto indicazioni preziose anche da alcune individualità. Non passano inosservati, infatti, i 17 punti di Dj Steward e i 15 di un rinato Jordan Bayehe, a segno pure due volte dalla lunga distanza. Il primo quintetto trentino della stagione vede in campo Steward, Battle, Niang, Aldridge e Mawugbe per incassare subito un parziale di 0-7 da parte di Brescia. Una bomba di Battle e una di Bayehe, però, scuotono la Dolomiti Energia, che sorpassa già sul 13-12 con un’altra tripla, stavolta di Jogela che si ripete poco dopo e, insieme a uno scatenato Bayehe, porta l’Aquila alla prima pausa avanti per 26-20. Brescia accusa il colpo e quando si riparte c’è solo Trento in campo: Forray, Steward e Battle vanno a bersaglio dalla lunga distanza per un clamoroso quanto meritato +15 bianconero. I vicecampioni d’Italia reagiscono e dimezzano lo svantaggio ma ci pensa il baby Niang, appena 17enne, a suonare la carica per il 45-32 di metà incontro.

Il rientro in campo

Al rientro in campo, però, i bresciani fanno pesare la propria esperienza, chiudono il campo a Trento che non riesce più a correre in transizione e finisce per incartarsi. Non basta un timeout di Cancellieri sul 49-40, perché gli avversari impattano a quota 54 e sorpassano. Ci prova Jones a suonare la carica per i bianconeri, che restano comunque a contatto per il 59-62 di fine terzo quarto. I segnali preoccupanti, però, continuano nei minuti successivi, durante i quali l’unico bianconero a trovare il canestro è Steward, al cospetto di una Brescia che invece accelera con esperienza fino al +11.
A tradire Trento è la sua arma preferita, ovvero il tiro da tre, che non si insacca in alcuni momenti importanti e così l’inerzia della sfida scivola inesorabilmente dalla parte dei lombardi. I minuti finali sono comunque importanti, perché permettono di ammirare ancora il talento e la personalità di Niang, giocatore che sembra già pronto a bruciare parecchie tappe per prendersi un ruolo importante nella stagione bianconera. Stagione che ora vedrà l’Aquila debuttare in Eurocup: l’appuntamento è per mercoledì alle 20.30, in casa contro i francesi del Bourg-en-Bresse. Domenica prossima, poi, inizierà il campionato, sempre al PalaTrento, contro la neopromossa Cantù.


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27 settembre 2025

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