
Immaginate di avere, con 1.000 al mese, un centinaio di maggiordomi in carne e ossa al vostro servizio. Che si coordinano attraverso una intelligenza artificiale per soddisfare qualsiasi vostro desiderio, che sia organizzativo o sfizioso.
È quello che fa per i calciatori una ditta chiamata «Amslux, Football Lifestyle Management Service». Ha creato una app dedicata a, recita il sito, «150 + Football Talents» e in costante crescita che si occupa di realizzare i desideri e facilitare la vita ai suoi assistiti. Amslux è nata nel 2018 in Olanda, creata da Emmanuel Ntow — ex impiegato di call center — insieme a Ward Struwer e Mitchel Spel — due ex personal trainer —, come servizio di conciergerie, appunto di «maggiordomi» dedicati.
Come dicevamo, per accedere al circolo esclusivo di Amslux, servizio di concierge digitale per calciatori top, serve un abbonamento da 1.000 euro mensili e soprattutto l’invito giusto. «Non è Amazon Prime per ricchi, ma una rete di esperti che anticipa i desideri» ha spiegato Emmanuel Ntow al quotidiano spagnolo Sport. Tra gli abbonati attuali ci sono diverse stelle della Premier League e della serie A come Alessandro Bastoni, Weston McKennie, Dusan Vlahovic, Tijjani Reijnders, Lazar Samardzic, Antonin Barak, Destiny Udogie, Joshua Zirkzee. Ma anche giovani promettenti come Mohamed Ihattaren. Che se prima adottavano il semplice servizio di conciergerie, ora possono godere di questa app che rende il servizio attivo 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
Lo scopo può essere quello di organizzare un viaggio completo, lo stile di abbigliamento del calciatore o persino l’accesso a eventi esclusivi, ma anche risolvere questioni come un jet privato dell’ultimo minuto, la prenotazione di ville di lusso o l’acquisto di articoli di moda unici, al contempo aiutando quindi l’assistito nel campo del marketing (e, occasionalmente, .
Personalizzare la vita degli atleti
«Dopo aver passato anni circondati da giocatori d’élite, una cosa ci è rimasta chiara: agenti, assistenti e l’entourage facevano il minimo, ma non conoscevano davvero il giocatore. Le stesse vacanze, gli stessi regali, le stesse marche… Le stesse idee ancora e ancora», ha spiegato Ntow. Uscendo dallo standard, quindi, è stata ideata l’app che offre a ogni giocatore l’occasione di «vivere esattamente come vuole, senza dover dare spiegazioni ogni volta. Vogliamo che tutti i viaggi, i vestiti e altre decisioni siano personalizzati, rapidi, discreti e gestiti con eccellenza».
L’aereo per Ibiza all’ultimo, e due ragazze cercate dall’Interpol
I promotori sostengono che si tratti di un sistema pensato per quel 1% del mondo del calcio che non transige su privacy e personalizzazione, che incrocia preferenze personali (dai ristoranti ai brand di lusso) con un database di 5.000 fornitori certificati, mentre il team umano interviene per le richieste più complesse. Quali sono queste? Una volta «un giocatore ci ha chiesto urgentemente via Instagram di aiutarlo con una richiesta dell’ultimo minuto: aveva bisogno di un jet privato per il giorno dopo che lo portasse a Ibiza perché tutti i voli erano stati cancellati per il maltempo. Abbiamo usato tutta la nostra rete di contatti per riuscirci e lui è rimasto soddisfatto». Ma la stessa persona si è poi superata quando «una settimana dopo, al ritorno dalle vacanze, ci ha chiesto di portare due ragazze da Ibiza a casa sua. Tutto era pronto, ma pochi minuti dopo l’atterraggio abbiamo ricevuto una chiamata strana dalla compagnia dei jet. Ci hanno detto che le ragazze non potevano entrare nel paese perché erano ricercate dall’Interpol…».
I fiori a quattro ragazze
Un altro calciatore ha chiesto dei fiori per San Valentino: «Gli abbiamo chiesto l’indirizzo, ce ne ha mandati quattro, in quattro diverse Nazioni. Era molto contento dei fiori che abbiamo mandato, e anche le donne lo erano…».
Come è nato il servizio
E dire che tutto era nato da un’avventura partita da Amsterdam offrendo un paio di scarpe di lusso all’ala turca del Feyenoord Bilal Basacikoglu, un regalo in cambio di un po’ di pubblicità su Instagram. Da lì, in sette anni, il business si è ingigantito. Sono arrivati prima il peruviano Renato Tapia, che giocava sempre in Olanda, poi le stelle già citate ma anche Federico Dimarco e Federico Chiesa, Wesley Fofana, diverse Wags (noi conosciamo bene Zoe Cristofoli, compagna di Theo Hernandez).
3 agosto 2025
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