Home / Esteri / Anne Applebaum:«Attacco deliberato sulla Polonia, Mosca vuole dividere l’Europa dagli Usa»

Anne Applebaum:«Attacco deliberato sulla Polonia, Mosca vuole dividere l’Europa dagli Usa»

//?#

KIEV
«Vladimir Putin considera russo qualsiasi territorio che sia stato calpestato nel passato da soldati russi. È bene che l’Europa tenga sempre a mente questo dato fondamentale», commenta Anne Applebaum. Nota esperta della storia dell’est europeo, ci parla per telefono da Varsavia.

Mosca sfida apertamente la Nato?

«Ne ho parlato tante volte, ma occorre ripeterlo ancora oggi: visto che i soldati russi sono stati nel passato tra gli altri luoghi anche in Polonia, negli Stati baltici e persino in Germania, Putin non ha alcun problema a considerarli parte legittima delle zone di influenza russe. Putin in persona da giovane è stato un funzionario dei sistemi d’informazione sovietici a Berlino e tutt’oggi ritiene sia possibile ricreare il vecchio impero. Non si tratta di fantasie, è realtà».

Mosca nega di avere voluto colpire la Polonia. Lei cosa pensa, è stato un attacco deliberato?

«Ovviamente sì. Mosca ha pianificato di colpire in Polonia, non si tratta di un incidente o di errori dovuti alle interferenze delle difese elettroniche. Donald Tusk ha parlato di 19 droni entrati nel suo spazio aereo: chiaro che è un azione concertata. Nessuno in Polonia parla del jamming, nessuno ci crede».

Gli ucraini sostengono che l’esercito russo stia intensificando i bombardamenti e le offensive di terra da dopo il fallimento del summit tra Putin e Trump a ferragosto in Alaska. Adesso l’attacco contro la Polonia segnala la scelta russa della via della forza contro l’intero fronte occidentale?

«Putin sta perdendo l’offensiva di terra in Ucraina. Il suo esercito subisce decine di migliaia di morti, feriti e dispersi. Le casse dello Stato sono in deficit per le enormi spese militari che non aveva previsto nel 2022. E, nonostante tutti questi enormi sforzi, le sue unità avanzano con una lentezza esasperante. Quello che Putin cerca di fare adesso è abbattere il morale e la volontà di resistenza ucraini e con loro magari anche quelli del fronte occidentale».

«Il presidente russo lavora per dividere gli europei al loro interno e soprattutto per alzare muri tra Bruxelles e Washington. Un nemico poco uniforme è debole, scoraggiato, facile da demotivare. La stessa Polonia è un Paese molto polarizzato e Putin probabilmente tenta anche di influenzare politicamente a suo favore una parte dell’opinione pubblica interna. L’obiettivo è divide et impera: occorre rompere, frazionare il campo alleato per convincere gli ucraini alla resa».

La crisi in Francia lo aiuta?

«Certo, questo è il suo ultimo scopo. Detto tutto questo, però abbiamo visto anche un’ottima reazione unitaria da parte dei contingenti europei inquadrati nella Nato, che hanno subito risposto di concerto contro la minaccia dei droni russi in arrivo nei cieli polacchi sia dall’Ucraina che dalla Bielorussia. Al primo allarme hanno decollato caccia olandesi, tedeschi e anche aerei italiani, che si sono subito dispiegati in difesa dell’alleato polacco. I dispositivi Nato comuni hanno funzionato a dovere».

Sappiamo bene che i droni russi hanno già violato lo spazio aereo polacco da dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Qual è la differenza con le violazioni delle ultime ore?

«Il fatto è che da lungo tempo ormai Putin sfida la Nato. Ci sono state azioni di sabotaggio, incendi, assassinii mirati in Europa (tra l’altro in Spagna e in Germania), episodi di guerra cibernetica: semplicemente si è preferito sottovalutarli, non prenderli sul serio».

D’ora in poi crede che l’Europa sarà più attenta?

«Non lo so, dobbiamo vedere, lo spero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 settembre 2025

10 settembre 2025

Fonte Originale