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Andrew Feather, l’ avvocato che ha battuto Pogacar in salita: chi è il cicloamatore più forte del mondo

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Di professione fa l’avvocato, nel tempo libero… batte Tadej Pogacar. Andrew Feather, 40 anni, alle 8 del mattino è già nel suo studio di Londra, immerso in mail e pratiche. Ieri è arrivato un po’ assonnato, colpa del volo che lo ha riportato nel Regno Unito solo alle 3 del mattino. Partiva dalla Slovenia Andrew, dove ha partecipato alla Pogi Challenge, la gara benefica che si tiene a Komenda, la città natale del super campione. Regolamento semplice: 1188 cicloamatori si sfidano su un percorso lungo 13,9 km, incentrato sulla salita a Krvavec con pendenza media al 7,6%. Pogacar concede loro 6 minuti di vantaggio e poi parte, più veloce del vento. Lo è stato anche domenica, divorandosi tutti i concorrenti meno uno, cioè Andrew, che ha tagliato il traguardo davanti a Mr 4 Tour de France (e non solo). 

Che numeri in salita

Sul gradino più alto del podio lo ha premiato lo stesso Pogacar, sorridente: «Bravo, sei andato davvero molto veloce», i complimenti dello sloveno. Certo, Feather non è l’ultimo degli arrivati: molto seguito sui social e su YouTube, è riconosciuto come il cicloamatore più forte del mondo, lui che un anno fa ha scalato il temibile Mont Ventoux solo 10 secondi più lentamente di un veterano come Richard Carapaz. Resta questo, tuttavia, il trionfo più importante della sua carriera da dilettante: «Nell’ultimo chilometro continuavo a chiedermi se mi avrebbe raggiunto – ha raccontato a Sporza – ma dire che ho battuto Pogacar è un po’ esagerato. Eravamo partiti in vantaggio, forse mi ha un po’ sottovalutato. Detto ciò, Tadej ha pedalato sulla salita 2’30” più veloce di me. Incredibile, Perché ho pedalato a 400 watt per 45 minuti, ovvero 6,2 watt/kg. Quindi lui ha fatto ancora meglio».

Feather, 63 kg, è già quattro volte campione britannico di ciclismo su strada e ha impedito ai tifosi sloveni di ammirare il loro idolo Pogacar tagliare per primo il traguardo. «Mi sento un po’ in colpa per questo», ha raccontato Feather. Anche i genitori e la fidanzata di Tadej erano presenti, così come la televisione nazionale: «Mi sono pentito di non avergli chiesto un selfie, era un’opportunità irripetibile ma in quel momento non ci ho pensato». Nelle ultime 24 ore è stato inondato di messaggi: «Ho già 40 anni – dice il britannico, che trascorre dalle 12 alle 14 ore a settimana in bicicletta – Non ho mai nemmeno preso in considerazione una carriera ciclistica perché ho iniziato a gareggiare relativamente tardi. Ma potermi confrontare con il miglior pilota del mondo è stata un’esperienza indimenticabile». 

14 ottobre 2025 ( modifica il 14 ottobre 2025 | 15:29)

14 ottobre 2025 ( modifica il 14 ottobre 2025 | 15:29)

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