
Tappa a Treviglio per il Curious Ruminant Tour dei Jethro Tull che, venerdì sera 21 novembre, saliranno sul palco del Palafacchetti, oggi Arena Bcc. Dopo il successo del 7 Decades Tour, la band inglese di rock progressivo, con elementi di jazz, blues e folk, torna in Italia per una manciata di date: dopo La Spezia (unica data estiva) e Treviglio, suonerà sabato a Bologna e il 24 all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il merito della longevità è del compositore scozzese Ian Anderson, 78 anni, voce, inconfondibile flauto traverso e polistrumentista, unico membro originario del gruppo che ha visto l’avvicendarsi di una trentina di musicisti. I live sono l’occasione per ascoltare il nuovo album, «Curious Ruminant», uscito lo scorso marzo. Composto da nove nuovi brani, dalla lunghezza che va da due minuti e mezzo a una suite di quasi diciassette, il disco comprende principalmente pezzi suonati dall’intera band.
Tra i musicisti presenti figurano l’ex tastierista Andrew Giddings e il batterista James Duncan, oltre agli attuali componenti David Goodier, John O’Hara, Scott Hammond e, al suo debutto discografico con il gruppo, il chitarrista Jack Clark. Ma il concerto sarà incentrato su tutto il percorso della band britannica e il pubblico si aspetta di ascoltare brani storici come «Aqualung», «Locomotive breath», «Songs from the wood», «Heavy horses», brani degli anni ‘70 che ancora oggi compaiono in scaletta; e «Bouree», brano strumentale del 1979, presente nell’album «Stand up», riarrangiamento di una suite per liuto di Bach a dimostrazione delle influenze classiche.
La storia artistica di Anderson risale all’agosto del 1967 quando comprò un flauto, scambiando la sua chitarra Fender per un microfono e lo strumento a fiato di uno studente. I Jethro Tull apparvero per la prima volta con questo nome nel 1968 sul palco del Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare un vasto seguito, suonando su e giù per l’Inghilterra. Il vero successo arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968. I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, «This was», con la formazione originale con Anderson, il bassista Glenn Cornick, il batterista Clive Bunker e il chitarrista Mick Abrahams. Da allora hanno attraversato oltre mezzo secolo di storia della musica, vendendo 60 milioni di dischi. Ian Anderson si esibisce con la band in genere per un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo. Risale al 1971 la loro prima volta in Italia, a Milano e Roma.
«Curious Ruminant» è il ventiquattresimo album, il terzo negli ultimi quattro anni; e segue «RökFlöte», le cui liriche devono molto all’Edda Poetica (raccolta di poemi tratti da un manoscritto medievale islandese), che ha permesso alla band e ai suoi fan di esplorare le radici della mitologia norrena, che derivano dal folklore germanico e le origini delle antiche divinità greche e romane.
Alle 21. Biglietti su Ticketone e Vivaticket. Parterre numerato 70 euro; tribuna centrale numerata 50; tribune laterali non numerate 40.
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18 novembre 2025
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