Si chiude con un accordo il percorso avviato questa estate tra Amundi e i sindacati Fisac Cgil, First Cisl e Unisin per definire le fuoriuscite in Italia. La quadra tra l’asset manager controllato da Crédit Agricole e i sindacati è stata trovata su un numero di 50 esodi. Più nel dettaglio, 29 lavoratori hanno aderito al piano di incentivi, 14 hanno risolto consensualmente il rapporto aderendo al Fondo di Solidarietà, 5 hanno utilizzato la mobilità infragruppo e 2 hanno scelto l’uscita consensuale con pensionamento 2025. Per chi ha aderito all’incentivo all’esodo, è possibile accedere al ricollocamento. Il verbale firmato oggi – martedì 4 novembre – tra le parti sancisce la chiusura formale del tavolo: le parti considerano esaurita la procedura e l’accordo del 1° luglio viene quindi dichiarato interamente implementato.
I risparmi e il caso Unicredit
Cinquanta uscite su un totale di 363 dipendenti in Italia, il primo mercato estero per Amundi, rappresentano un taglio del 14% alla forza lavoro. La sgr, nei conti del primo trimestre, aveva informato di voler attuare risparmi per 30-40 milioni annui a partire dal 2026 con una riallocazione di risorse sui segmenti di business a maggior crescita, quindi fondi Etf, Asia, investimenti in tecnologia e accordi di distribuzione. Ora però dovrà fare i conti con l’intenzione di Unicredit di voler rescindere il contratto di distribuzione dei suoi prodotti di risparmio prima della scadenza fissata dai patti al 2027. La presenza di Crédit Agricole con il suo 20% in Banco Bpm si è infatti rivelata un ostacolo per la banca guidata da Andrea Orcel nel portare a termine la sua ops sull’ex popolare milanese. Unicredit e Amundi hanno una partnership commerciale da quando l’allora ceo di Piazza Gae Aulenti, Jean Pierre Mustier, ha venduto la sua unità di fondi Pioneer alla società di gestione patrimoniale francese quasi dieci anni fa per 3,545 miliardi.
Quando Orcel ha assunto il suo incarico nel 2021, Amundi gestiva circa l’80% dei suoi asset di investimento, da allora tale quota è scesa a circa il 60%. L’asset manager transalpino amministra circa 69 miliardi di euro di asset per Unicredit in Italia, su un totale di 200 miliardi di euro che ha nel Paese, secondo quanto riportato dall’ad Valérie Baudson nella conferenza stampa sulla trimestrale.
4 novembre 2025
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