L’intelligenza artificiale continua a gonfiare i conti di Big Tech. Il ceo di Amazon Andy Jessy ha dichiarato che la società ha registrato un aumento del 35% degli utili trimestrali grazie agli importanti investimenti nell’intelligenza artificiale «che hanno iniziato a dare i loro frutti», con i lanci di Alexa+, DeepFleet e Bedrock AgentCore. L’azienda di Seattle, che sta diversificando rispetto al business centrale del commercio on line, ha registrato un utile netto di 18,2 miliardi di dollari per il secondo trimestre conclusosi il 30 giugno, pari a 1,68 dollari per azione (rispetto agli 1,32 che risultano dal consensus degli analisti), con un aumento rispetto ai 13,5 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso.
Il fatturato della società è salito del 13%, a 167,7 miliardi di dollari (circa sette miliardi più delle stime), con una crescita sopra la media in particolare per la divisione di cloud computing (Amazon Web Services), focalizzata sulla Ia, che ha registrato un aumento delle vendite del 17,5% nel secondo trimestre, all’incirca la stessa percentuale del primo trimestre. Nonostante la sovra-performance il risultato è stato inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano una crescita almeno del 20%. Con preoccupazione quindi che Aws possa avere perso quote di mercato nel comparto.
Per il terzo trimestre Amazon prevede ricavi tra i 174 e i 179,5 miliardi, con una crescita su base annua del 10-13%, e un impatto positivo di circa 130 punti base dai tassi di cambio. Le sue previsioni sugli utili operativi, indicatori chiave della redditività, per il trimestre in corso in una forchetta tra 15,5 e 20,5 miliardi, rispetto ai 17,4 miliardi del 2024 hanno però deluso gli analisti. Il titolo perde oltre il 2% negli scambi afterhours dopo la chiusura di Wall Street, dove ha terminato in rialzo dell’1,7% a 234,11 dollari per azione e 2.485 miliardi di dollari di capitalizzazione, con una crescita su base annua di poco inferiore al 29%
1 agosto 2025
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