
Avete mai pensato a come proteggere i vostri animali in caso di fenomeni meteorologici estremi? Forse no. Si pensa a mettere in sicurezza la casa. Magari si pianifica una fuga in caso di emergenza. Ma raramente si pensa subito o in anticipo a cani e gatti da evacuare. Lo sottolinea un rapporto diffuso da HumaneWord.org (fino a poco tempo fa nota come Humane Society International) in occasione della diffusione del Climate Index 2025. Proprio questo “indice” evidenzia che – in una Europa colpita da ondate di calore, inondazioni e incendi – gli abitanti dell’intero si stanno trovando ad affrontare l’impatto talvolta devastante dei cambiamenti climatici. Lo si è visto nelle scorse estati, specie in Germania; e negli ultimi mesi con le tragiche inondazioni improvvise e i devastanti incendi che han messo a dura prova Spagna, Francia, Bulgaria e Grecia; lo si comincia a vedere anche in Italia con gli allagamenti di fine estate.
Il caso Emilia Romagna
In questo quadro, poi, «l’Italia è stata, negli ultimi 30 anni, la nazione europea maggiormente colpita da fenomeni meteorologici estremi». E purtroppo, evidenzia humaneword.org, «si tende a dimenticare che anche gli animali domestici soffrono durante simili catastrofi e che la loro sicurezza, in questi casi, dipende completamente dalle persone. Da qui, l’invito ai media a sostenere una campagna di educazione che spinga i proprietari di animali a predisporre piani di emergenza per i propri pet. Ma anche a sensibilizzare i titolari di allevamenti su ripari e sicurezza in caso di maltempo. Un appello che anche l’italiana Enpa ribadisce periodicamente, specie dopo gli interventi che nel 2024 la portarono a intervenire nei gattili e canili colpiti dalla alluvione in Emilia Romagna (leggi qui ). E dalle tante organizzazioni di volontariato del Belpaese, come il Centro Pettirosso, i cui volontari, nel maggio 2023, salvarono asini, cani, gatti, pappagalli e perfino galline nel Modenese alluvionato. O dalla Unità di Emergenza della LAV (Lega Anti Vivisezione) che in Lombardia ha recentemente tratto in salvo 86 animali travolti dalla acque.
Il kit che deve essere sempre pronto
«Contro i cambiamenti climatici, oltre alle azioni di mitigazione, sono fondamentali le strategie di adattamento – sottolinea Marina Pluda, direttrice di Humane Word for Animals –, inclusa la preparazione di piani di emergenza. Ci sono consigli molto utili che ognuno di noi può mettere in pratica per proteggere la propria famiglia, compresi i propri animali. Per cominciare servono scorte di acqua e cibo per almeno 5 giorni, da poter portare con sé insieme a ciotole e apriscatole, in caso di evacuazione”. Non dimenticate poi – evidenzia il decalogo – i farmaci per almeno 5 giorni e – in una busta impermeabile – tutta lo documentazione medica inerente fido o i mici (incluso il foglio che riepiloga lo storico delle vaccinazioni). Meglio ancora se potete conservarne anche una copia digitale. Prima di lasciare la casa assicuratevi che il vostro animale indossi un collare con targhetta identificativa e i dati del microchip.
Mettete in borsa un kit di primo soccorso veterinario: pomata antibiotica, garze e bende. E non lasciate a casa la lettiera portatile con sabbia di riserva e paletta, e i sacchettini per i rifiuti organici. E’ evidente che se dovrete portare con voi un gatto durante una evacuazione su un gommone sarà bene chiuderlo in un trasportino resistente. Magari mettendo al suo interno giochi e un panno assorbente.
Dove andare quando si scappa
Per i più previdenti, meglio individuare in anticipo la via di fuga, definendo magari la meta dell’esodo obbligato: come un piccolo hotel che accetti animali, o un centro di accoglienza; oppure l’abitazione di amici o parenti in area sicura. Ma soprattutto non rinviate l’evacuazione degli amici a quattro zampe: portateli subito con voi. Eviterete che si spaventino ancora di più per tuoni e fulmini o allagamenti in vostra assenza. Humane World for Animals (qui il sito di riferimento ) organizza in molti Paesi squadre internazionali di soccorso (in Polonia ha fornito assistenza a 5 rifugi durante le catastrofiche inondazioni del 2024) in collaborazione con le autorità locali, grazie ai suoi rescue team. E non solo in caso di maltempo.
In Europa, per esempio, HWA è stata tra le prime organizzazioni per la protezione degli animali a rispondere alla guerra in Ucraina. Insieme alla Croce Rossa Ucraina,ha fornito aiuti essenziali — come cibo per animali, cure veterinarie e attrezzature — a 100 mila cani, gatti e altri animali domestici, oltre che a 40 mila proprietari. Il programma è stato prorogato fino alla fine del 2025. Tornando alle situazioni meteo estreme, HWA assiste con fondi e mezzi chi si occupa di salvare cani, gatti, capre, maiali e uccelli. Dal 2017 ad oggi ha contribuito a salvare 475 mila animali. In Liberia, in Texas e in Oregon ha sostenuto alcuni speciali rifugi per dar rifugio a 700 animali domestici ed esotici. In Turchia, dopo il devastante terremoto del 2023, si è mobilitata per fornire assistenza a 1500 cani, gatti e altri animali coinvolti, curati presso 3 ospedali veterinari da campo allestiti da veterinari e organizzazioni locali.
8 settembre 2025
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