
La domanda che accompagnava il post era retorica, ma buona parte del popolo social non ha gradito la velata ironia nascosta nelle parole di Alessandro Gassmann e ha replicato a tono, spingendo poi lo stesso attore a stemperare la polemica con un successivo e conciliante messaggio su Instagram. Ma andiamo con ordine. Tutto parte da una foto di Tony Effe postata da Gassmann sulla piattaforma Threads, nella quale il rapper sfoggia un look quantomeno stravagante: t-shirt rossa con maniche a palloncino, pantaloni over neri con bande laterali rosse portati a vita bassissima, scarponcini neri glitterali lasciati slacciati, vistosa collana al collo, abbinata a orologio d’oro e mega anello e in mano una borsa Birkin nera di Hermès.
«Mi spiegate cosa è successo? Attraverso quale procedimento si è arrivati a questo? Solo risposte tecniche», ha scritto l’attore a corredo dello scatto, ma in pochi hanno apprezzato (o forse capito) il suo tono sarcastico e si sono subito lanciati a difendere il rapper e le sue (discutibili) scelte di stile. «Gassmann, ma lei è progressista a giorni alterni?», ha chiesto infatti un utente. «Ma tu non difendevi tutte le libertà?», gli ha fatto eco un secondo follower. «Ognuno si veste come crede. Giudicare una persona da come si veste è un’enorme caduta di stile», ha replicato un terzo, mentre altri hanno accusato Gassmann di incoerenza. «Fai l’attivista del gay pride e poi rompi se uno si veste come cavolo vuole?».
Non tutti i giudizi sono però stati negativi e qualcuno ha apprezzato la presa di posizione dell’attore. «È incredibile come tutti abbiano approfittato di questo post per continuare a fare riferimenti all’omosessualità, completamente fuori contesto. È chiaro che il Signor Gassmann si riferisse al buon o cattivo gusto dell’abbigliarsi in un certo modo. Ma ce la fate?», si legge in un commento, seguito a ruota da un secondo. Penso che la maggior parte delle persone non abbiano capito il senso delle domande di Alessandro. Cmq, io penso che si è arrivati a questo ( cioè il nulla cosmico nascosto dietro l’esibizione del lusso, del trash per farsi notare, ecc) quando il potere ha un po’ alla volta deliberatamente deviato il popolo dalla cultura, dalle ideologie, dai veri valori di riferimento verso falsi miti, verso il “non pensare”,”non porsi problemi“, per poterci avere in pugno e dirigere a proprio piacimento il mondo».
Vista l’inaspettata piega presa dalla conversazione social, Gassmann ha deciso di intervenire nuovamente nella questione. A modo suo e con toni garbati, ma non nascondendo una sottile vena tagliente. «Scrivo qualcosa su questo social e, con gioia scopro che è stato più letto di un articolo del giornale più letto nel paese – ha scritto infatti in un post su Instagram – . Questo mi fa riflettere sulla responsabilità che un personaggio pubblico come me, deve sempre ricordare di avere prima di scrivere qualcosa. Prometto che rifletterò tanto prima di esprimermi, più di quanto abbia fatto fino ad oggi. Comunque grazie per l’attenzione».
1 luglio 2025
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