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Agcom, multa da 675 mila euro a un bagarino: ha comprato biglietti per 90 eventi da rivendere a prezzo maggiorato

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Un bagarino dovrà pagare 675 mila euro di multa. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), nella riunione di Consiglio del 30 luglio 2025, ha approvato la prima sanzione nei confronti di una persona fisica per la rivendita illegale di biglietti per spettacoli ed eventi sportivi. La violazione – si legge in una nota – riguarda ben 90 eventi e la sanzione è pari a euro 675 mila euro tenuto anche conto dell’illecito arricchimento conseguito dal rivenditore non autorizzato.

La rivendita a prezzo maggiorato

«Grazie al supporto del Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria della Guardia di Finanza – spiega ancora la nota dell’Agcom – è emerso un sofisticato sistema fraudolento grazie al quale i soggetti coinvolti sono riusciti ad assicurarsi, tramite costanti e frazionate operazioni di acquisto, l’accaparramento massivo di biglietti relativi ad eventi di spettacolo e sportivi dal mercato primario con il solo e unico scopo di rivenderli nel mercato secondario e a prezzi maggiorati».

Quanto pesano le sanzioni

 L’Autorità ricorda che «è vietata la messa in vendita o comunque il collocamento di biglietti da parte di soggetti non autorizzati, siano essi persone giuridiche o, come in questo caso, persone fisiche, e che la violazione, una volta accertata è sanzionabile con sanzioni amministrative pecuniarie da 5.000 euro a 180.000 euro per ogni condotta». 

La soddisfazione dell’Unione nazionale consumatori

«Ottima notizia! – è stato il primo commento di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – ma la situazione, però, resta vergognosa! Purtroppo, il fenomeno prosegue nonostante la nostra prima denuncia risalga ormai al lontano febbraio del 2016, quasi 10 anni fa. Da allora, nonostante alcuni successi, come la prima condanna dell’Antitrust arrivata, grazie al nostro esposto, nell’aprile del 2017 e gli interventi normativi in materia, c’è chi continua ancora allegramente a speculare sui concerti dei biglietti.  Ci si interroga, ad esempio, come sia possibile riuscire
ancora oggi ad accaparrarsi biglietti in modo massimo sul mercato primario e se gli organizzatori di eventi e i rivenditori usino tutte le precauzioni necessarie per impedire queste attività fraudolente, altrimenti anche questi soggetti dovrebbero essere considerati responsabili per i danni che
subiscono gli spettatori. Urge, poi, un ulteriore giro di vite da parte del legislatore», conclude Dona.

4 agosto 2025

4 agosto 2025

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