Il dossier easyJet plana sulle scrivanie di diversi soggetti che studiano la possibilità di investire in una delle più importanti compagnie d’Europa. Le opzioni vanno dall’acquisto del pacchetto di maggioranza fino al controllo totale. E tra i nomi che filtrano c’è quello di Mediterranean Shipping Company, il colosso mondiale della logistica, che si muoverebbe in tandem con un fondo d’investimento. È quanto apprende il Corriere da tre fonti a conoscenza delle discussioni. Si tratta di valutazioni preliminari. E non è detto che il board della low cost accetti offerte, soprattutto se non «sollecitate».Â
La compagnia «arancione»
Fondata quasi trent’anni fa da Stelios Haji-Ioannou (che detiene oltre il 15%), imprenditore greco-cipriota-britannico con inizi da armatore, easyJet è una low cost che negli anni è diventata sempre più rilevante negli scali primari dell’Europa, in particolare in quelli con slot preziosi come Milano Linate, Londra Gatwick, Parigi Orly, Lisbona. Ha una flotta di 356 velivoli — secondo il database di ch-aviation — e ne ha ordinati altri 290. Nel 2021 l’ultra low cost Wizz Air ha provato ad acquistarla ma l’offerta è stata respinta perché troppo bassa.Â
I piani di Msc
Il vettore arancione — che in Italia ha basi a Milano Malpensa e Linate, Roma Fiumicino e Napoli — ha una capitalizzazione di mercato di circa 4 miliardi di euro, prezzo ritenuto interessante per i soggetti che stanno studiando il dossier. Msc da tempo vuole aggiungere al suo enorme «portafoglio» (porti, navi da crociera e portacontainer, vettore cargo, cliniche) una compagnia aerea per il trasporto passeggeri, dopo il tentativo fallito su Ita Airways attraverso la cordata con Lufthansa.Â
La posizione in Europa
Tra le alternative, spiegano le fonti, sarebbero state prospettate anche la low cost statunitense Spirit Airlines (ora in amministrazione controllata) e la portoghese Tap, ma senza suscitare l’interesse del colosso della logistica. EasyJet, invece, attira. Anche perché potrebbe risultare utile alle attività crocieristiche, essendo ben posizionata in Italia, Francia, Grecia, Spagna, Regno Unito, Olanda, Svizzera. Gli addetti ai lavori sottolineano che un ingresso di Msc non creerebbe problemi antitrust dal momento che le due realtà operano in settori diversi.
Le repliche
Un eventuale passo ufficiale sull’aviolinea di Msc avverrebbe in tandem con un fondo, sulla falsariga di quanto fatto con Global Infrastructure Partners per i treni veloci di Italo o con BlackRock nel segmento portuale. In Msc smentiscono un coinvolgimento diretto. «Non commentiamo sulle speculazioni», replicano da easyJet. In un’intervista al Corriere l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha previsto che «nel medio periodo Air France-Klm comprerà le operazioni di easyJet a Parigi e in Svizzera. E magari British Airways comprerà quelle a Gatwick».
Le manovre della logistica
La pandemia ha accelerato un trend che vede i colossi marittimi investire nelle aviolinee: Kuehne+Nagel è primo azionista di Lufthansa, Cma Cgm è primo investitore privato in Air France-Klm dopo gli Stati francese e olandese. Msc conta 945 navi portacontainer, secondo la piattaforma Alphaliner. L’azienda fondata dal capitano Gianluigi Aponte, affiancato dai figli Alexa e Diego, ha una liquidità stimata in 55-60 miliardi di euro, grazie soprattutto al biennio post Covid nel quale il settore marittimo ha realizzato gli utili più alti di sempre.
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14 ottobre 2025
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