
Addio a Benno, il rinoceronte «viaggiatore» che non ebbe mai figli. Nato negli anni ’80 in un giardino zoologico al di là dell’Oceano, in Tennessee, da 13 anni viveva al parco Natura Viva di Bussolengo. Sbarcato in Germania con un volo intercontinentale diretto ad Halle, era stato poi trasferito a Lipsia e Salisburgo nei primi anni ‘90. Solo nel 2012 aveva trovato in Italia il luogo in cui vivere serenamente l’ultima parte della sua travagliata storia, conclusa da secondo rinoceronte più anziano d’Europa. Benno è morto di vecchiaia, accudito da tutto lo staff, e il suo scheletro raggiungerà presto il Museo di Scienze Naturali di Torino.
«Benno cambiò spesso casa perché manifestava un comportamento aggressivo nei confronti delle femmine con cui viveva, con le quali avrebbe invece potuto accoppiarsi per preservare la propria specie. Non si sentiva a proprio agio in un contesto sociale e lo manifestava distruggendo ciò che trovava, sfregando il proprio corno più lungo contro qualsiasi grande oggetto del reparto. Tanto da arrivare ad accorciarlo fino a ridurlo a pochi centimetri», racconta Camillo Sandri, direttore zoologico del Parco, e aggiunge: «Ci chiamò il coordinatore europeo della specie (EEP – EAZA Ex-situ Program) per chiederci se potessimo costruire un reparto ad hoc, separato dagli altri rinoceronti, ma in contatto con le antilopi. E così, da maschio già adulto, arrivò nel suo buen retiro sulle sponde del Lago di Garda». Nel giro di un anno il corno ricominciò a crescere, fino a raggiungere i 40 centimetri nell’ultima misurazione dell’esame autoptico.
In 13 anni – prosegue Sandri – «lo avevamo messo nelle condizioni di lasciarlo allungare di 37-38 centimetri. E, anche se un corno in una situazione di normalità può superare il metro e mezzo di lunghezza, noi abbiamo avuto la testimonianza che Benno avesse trovato il suo ambiente sereno per vivere. L’assenza delle femmine aveva abbassato il suo livello di testosterone, ma giocavano un grande ruolo anche le antilopi, che potevano entrare nel suo reparto e mangiare insieme a lui o essere allontanate nel caso gli dessero noia». Benno non è riuscito a lasciare in eredità un patrimonio genetico importante per il futuro, «ma la sua storia ci ricorda la necessità di tutelare una specie che in Africa soffre proprio a causa del bracconaggio per la vendita illegale del corno», conclude, ricordando che il Parco diverrà presto una nuova casa per due rinoceronti bianchi.
6 agosto 2025 ( modifica il 6 agosto 2025 | 12:41)
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