
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Una infermiera di 26 anni che lavora all’ospedale André-Grégoire di Montreuil e il suo compagno, Redouane E., sono stati incriminati per violenza sessuale su minori e per detenzione e trasmissione di immagini a carattere pedopornografico.
Dopo la diffusione di alcuni video su TikTok e Instagram, l’infermiera si è autodenunciata al commissariato di Clichy Montfermeil, e ha confessato di avere filmato le molestie da lei commesse su neonati per inviarle al suo compagno di 28 anni, spiegando di trovarsi sotto il suo dominio psicologico.
Una cinquantina di persone si sono poi trovate nella hall dell’ospedale per protestare e denunciare le presunte mancanze della direzione, che secondo loro non avrebbe agito con sufficiente rapidità per proteggere i neonati e punire la responsabile.
La protesta e lo sdegno hanno assunto anche una dimensione razzista, soprattutto nei social media e tra gli utenti di estrema destra, perché si dice che l’infermiera e il suo compagno – di origine straniera – avrebbero preso di mira neonati bianchi, anche se la procura smentisce («non c’è carattere razziale nelle violenze, uno dei bambini è bianco, l’altro nero», riporta il Parisien).
L’indignazione ha portato a pubblicare online le immagini della coppia ritenuta responsabile, ma con un clamoroso errore di persona. Un’altra infermiera, totalmente estranea ai fatti, è stata scambiata per la donna responsabile delle violenze ed è sua l’immagine che è circolata nei social come quella della molestatrice di neonati. Una foto scattata in auto, mentre indossa il velo islamico, è stata rapidamente diffusa dagli utenti assetati di giustizia.
«L’ho scoperto come tutti sui social media, quando la mia foto ha iniziato a circolare. È stato orribile. Non ho assolutamente idea di come la mia immagine sia finita lì», racconta la donna, che da giorni viene minacciata di morte e ha deciso di presentare denuncia contro le persone che la accusano ingiustamente.
5 agosto 2025
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