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di Anna Momigliano
Il politologo: «La sua base è già orientata al complottismo. È una storiache tocca i sostenitori trumpiani: per loro il 6 gennaio non era successonulla di male, invece l’affare Epstein riguarda le élite corrotte, il loro chiodo fisso»
Quando il dipartimento di Giustizia ha pubblicato, venerdì sera, migliaia di documenti su Jeffrey Epstein, il politologo Ian Bremmer ha pubblicato sul social X un post sarcastico, l’immagine di una pagina del testo oscurato, con il commento: «Wow, è molto di più di quanto mi aspettassi». Si tratta del secondo grande lotto di materiale sul finanziere




