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di Renato Franco
La protesta dell’Associazione Produttori Audiovisivi. Tini: in questo modo siamo enormemente svantaggiati. Pecorelli: penalizzata l’industria italiana
«Nel testo della finanziaria c’è una differenza di trattamento irragionevole tra l’aiuto che lo Stato dà alle produzioni italiane rispetto alle produzioni straniere che in questo modo vengono enormemente avvantaggiate». Maurizio Tini, membro del consiglio Apa, l’Associazione Produttori Audiovisivi, sintetizza così la preoccupazione del settore per i tagli al Fondo Unico per il Cinema e l’Audiovisivo (Fuca), decisi dal governo: da 700 milioni di euro sarà ridotto di 150 milioni di euro nel 2026 e di 200 dal




