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Chi è Giuliano Granato, candidato di Campania Popolare alle regionali

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Giuliano Granato è il candidato presidente alla Regione di Campania Popolare — cartello elettorale di sinistra che riunisce Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Pci — e il nodo centrale del suo programma è il lavoro. E lo ribadisce ricordando che «a differenza degli altri io un programma l’ho presentato. Per Cirielli o Fico non ho visto nulla del genere» dice. Dunque la necessità dell’innalzamento dei salari minimi a 10 euro, oggi fermi a 6/7 euro all’ora, ma anche il tema del lavoro nero e di quello irregolare, argomenti sui quali Granato insiste ricordando che «noi insisteremo perché le polizie locali siano impegnate, senza sosta, sui controlli su un fronte che al momento non è quasi presidiato».

Impossibile poi non parlare delle altre liste e degli «impresentabili». «La mia candidatura e le nostre liste — sottolinea — non favoriscono l’affermazione della destra, come qualcuno ha detto. Piuttosto, nelle nostre liste non c’è nessun impresentabile. Secondo la Commissione parlamentare Antimafia, perché in violazione del codice di autoregolamentazione, tre di loro si trovano nelle liste che sostengono Edmondo Cirielli, e uno in una lista che sostiene Roberto Fico. Parliamo di Davide Cesarini, Democrazia Cristiana con Rotondi – Centro per la Libertà; Luigi Pergamo, Pensionati Consumatori, con Cirielli Presidente; Pierpaolo Capri di Udc, coalizione di centrodestra; e Maria Grazia Di Scala di Casa Riformista per la Campania, consigliera regionale uscente, ex Fratelli d’Italia, oggi parte del campo largo di centrosinistra. Dunque gli impresentabili non sono una prerogativa del centrodestra o del centrosinistra: sono l’immagine di uno stesso sistema di potere e di malaffare che da anni si spartisce la Campania. E pensare che solo pochi giorni fa Conte diceva che gli impresentabili erano solo nelle liste di Cirielli. La verità è che il fenomeno è trasversale. Riguarda una classe dirigente che ha governato questa regione attraverso clientele, trasformismi e favori incrociati. In questa campagna elettorale assistiamo al solito teatrino: c’è chi si indigna oggi contro chi abbracciava ieri, chi finge di non sapere, chi tace per convenienza. Ma destra e centrosinistra fanno parte dello stesso sistema: quello che candida le stesse persone, i trasformisti, i moltissimi ‘’figli di’’, che si copre a vicenda nei palazzi, che difende gli stessi interessi. Noi rappresentiamo l’unica alternativa reale: l’unica lista che non deve rendere conto a lobby di potere, clan o vecchi padroni della politica. Per cambiare davvero la Campania bisogna mandare a casa tutto questo sistema, per intero. Non bisogna scegliere ‘’il meno peggio’’».

Granato punta a superare la quota di sbarramento — alla scorsa tornata non raggiunta — per fare in Consiglio «opposizione vera, quella che in Regione da tempo manca, è assente e che è invece la garanzia vera di un governo che funziona». I trasporti e la sanità finiscono inevitabilmente al centro del dibattito e il candidato presidente di Campania Popolare rivela che nel suo programma, oltre al potenziamento e all’efficientamento di una serie di reti di collegamenti fra cui la Circumvesuviana, sono previsti abbonamenti gratuiti su tutto il territorio regionale a lavoratori e studenti con Isee sotto i 30mila euro. «Ma non come ha fatto De Luca — sottolinea — solo per spostarsi dal lunedì al venerdì da casa a scuola o al posto di lavoro. Ma tutti i giorni». E torna il tema del lavoro quando si parla del Turismo. «Tre lavoratori su quattro del settore — ricorda il candidato — sono irregolari. E la mancanza di controlli è colpevole e inaccettabile. Poi c’è l’altro tema, quello che riguarda il ‘’diritto all’abitare’’, che viene messo in discussione dal proliferare di un turismo che sottrae immobili ai residenti. Per i quali non ci sono risposte possibili dal fronte dell’edilizia popolare»


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20 novembre 2025 ( modifica il 20 novembre 2025 | 11:12)

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