
Il peggio che ci può capitare è la Svezia di Gyokeres e Isak, una coppia del gol da 200 milioni. Ha fatto solo due punti nel girone di qualificazione, vero, ma era già sicura dello spareggio grazie al piazzamento in Nations League.Â
Le alternative sono la Romania del mago Lucescu, ottant’anni, che ha in Dennis Man (ex Parma, ora al Psv) l’uomo migliore; la Macedonia del Nord di Elmas, il tuttofare del Napoli; infine l’Irlanda del Nord della stellina Bradley del Liverpool, squadra soprattutto fisica, che guardando il ranking Fifa (69, il più basso del quartetto) sarebbe il sorteggio migliore, almeno sulla carta. Ma la verità è che dipende da noi, solo da noi: tutte e quattro le potenziali avversarie della semifinale playoff verso il Mondiale 2026 sono alla portata. Siamo scesi di livello, siamo in difficoltà , questo è evidente, ma non abbiamo scuse: la missione è possibile. A patto di ritrovare la nostra versione migliore, quella delle sei vittorie consecutive durante le qualificazioni, prima del tracollo contro la Norvegia di Haaland.Â
Con gli svedesi abbiamo fallito l’accesso al Mondiale 2018, con i macedoni quello del 2022, con i nordirlandesi quello del 1958, con i romeni l’Europeo del 1984: meglio non pensarci. Anche perché non serve a niente. Il discorso, qui, è molto semplice: se non passiamo contro una di quelle quattro, è giusto non andare al Mondiale.
Oggi alle 13 nel sorteggio di Zurigo conosceremo il nostro cammino di speranza. Essendo in prima fascia come Danimarca, Turchia e Ucraina, giocheremo in casa (Bergamo in pole) il 26 marzo in gara secca — in caso di parità al 90’, supplementari e rigori — contro una di quarta: quindi Svezia, Romania, Nord Macedonia o Nord Irlanda. L’eventuale finale, in programma il 31 marzo, sarà contro la vincente di una sfida fra una squadra di seconda e una di terza. La Polonia di Lewandowski sarebbe lo scenario peggiore, ma occhio anche alla Repubblica Slovacca del c.t. italiano Calzona e alla Repubblica Ceca dell’ex romanista Schick, che compongono insieme al Galles il gruppo di seconda fascia. In terza ci sono Irlanda, Albania, Bosnia e Kosovo.
Attenzione: la sede della finale verrà sorteggiata sempre oggi, quindi potrebbe capitarci di giocare la partita da dentro o fuori in trasferta, nonostante siamo testa di serie. Un’altra stortura del regolamento, che affida alla sorte un aspetto decisivo come il fattore campo: giocarsi il Mondiale a Pristina o a Tirana non è uno scenario incoraggiante, per nessuno.Â
Sarebbe stato più equo e sensato fissare la finale in campo neutro. Ma la Fifa ha le sue regole, che spesso rispondono più a logiche geopolitiche che sportive. Mentre Haiti e Curaçao hanno già il biglietto in mano per il torneo che andrà in scena dall’11 giugno al 19 luglio fra Usa, Messico e Canada, gli azzurri rientrano fra le 16 che dovranno lottare per strappare uno degli ultimi quattro pass europei disponibili. Brividi.
«Possiamo farcela, crediamoci» continua a ribadire Gattuso, che oggi sarà a Zurigo col d.s. azzurro Buffon. I due campioni del 2006 ora stanno lavorando soprattutto sulle teste, per aiutare i giocatori a rialzarsi dopo la figuraccia con i norvegesi che rischia di togliere certezze e autostima a un gruppo già fragile di suo. Chat, telefonate, visite alle squadre, partite: in questi 126 giorni che mancano alla semifinale, Rino non intende mollare la presa. Anche perché, fino allo spareggio, non ci saranno altre partite: la speranza del c.t. è che la Lega trovi spazio per uno stage a febbraio. Molto più difficile anticipare l’intera 30ª giornata di serie A. Una grana in più. Ma non abbiamo scuse: ora dipende da noi, solo da noi.
20 novembre 2025 ( modifica il 20 novembre 2025 | 09:02)
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