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Pitbull, molossoidi, terrier di tipo bull: nei canili la situazione è fuori controllo. «Perché la politica non interviene?»

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Vorrebbero occuparsi dei tanti cani e gatti che non hanno una famiglia ma che la potrebbero avere. Vorrebbero accudirli al meglio e fare tutto il possibile per trovare loro una nuova casa. Ma non lo possono fare, perché buona parte del loro tempo è impiegato nella gestione di cani con problemi comportamentali, quasi sempre di razze di cui sono note le criticità. Pitbull e terrier di tipo bull in genere e molossoidi con tutti gli incroci e le combinazioni del caso. Animali che anche con una certa esperienza sono comunque difficili da gestire. E quando finiscono in mani sbagliate e inesperte diventano fuori controllo.Alla fine finiscono tutti lì, nei canili. Dove gli operatori si ritrovano a fare i «secondini» per conto delle istituzioni. Che qualche volta riescono a togliere gli animali da strade e case lager. Ma poi li rifilano a loro e il caso spesso si chiude. 

«Siamo stanchi. Non è il nostro lavoro. Noi dovremmo occuparci di randagi che non hanno un proprietario». Il grido d’allarme arriva dalla Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) di Milano che chiede alla politica di fare la propria parte. In Parlamento giacciono sette diverse proposte di legge per affrontare questa emergenza, che è ben nota, ma sono state presentate da deputati e senatori di schieramenti diversi. Basterebbe sedersi attorno ad un tavolo, ragionare su come armonizzarle, con l’obiettivo di provare a risolvere il problema. E invece no. Tutto è fermo, il tempo passa. E i canili si riempiono. 

Si riempiono di questi animali di difficile gestione, che una volta arrivati nei loro box rischiano di restarci poi per tutta la vita. Perché chi lo vuole un cane oggetto di sequestro se appartiene a quelle razze considerate «pericolose», anche se poi pericolosi sono coloro che li hanno allevati e venduti con leggerezza a persone che non erano in grado di occuparsene. Non si parla di allevamenti, si parla di cucciolate domestiche o clandestine, di cani messi in vendita sul web o tramite un passa parola in ambienti dove il possesso di un molosso viene considerato uno status symbol e una forma di forza e di potere, come se questi si potessero trasferire automaticamente dall’animale a chi lo tiene (male) dall’altra parte del guinzaglio. 

14 novembre 2025 ( modifica il 14 novembre 2025 | 19:28)

14 novembre 2025 ( modifica il 14 novembre 2025 | 19:28)

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