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Curare cani e gatti con i Fiori di Bach: tutto quello che c’è da sapere

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Negli anni ’30, Edward Bach, medico, omeopata britannico, insoddisfatto della medicina del tempo, sviluppò un sistema di trentotto rimedi floreali, i Fiori di Bach appunto, per trattare gli stati d’animo negativi e riequilibrare le emozioni secondo un approccio che considerava lo stato psico-fisico dell’individuo. Alla porta del cottage dove viveva nella campagna inglese è ancora affissa una targa che riporta le parole «umiltà, semplicità, compassione», principi fondamentali nella vita, ma anche e soprattutto nella cura. Bach era solito utilizzare questi rimedi floreali anche per il cane con cui viveva, o i gatti che gli facevano visita, notandone l’efficacia come rimedio per diversi disturbi.

I 38 fiori e la cura della natura

I trentasette rimedi provenienti dal mondo vegetale e uno da una fonte d’acqua particolare sono stati formulati con lo scopo di proporre un metodo semplice per autocurarsi. La missione principale del dottor Bach, infatti, è stata quella di creare un metodo di cura efficace, senza effetti collaterali, a base di piante e fiori non tossici, non velenosi, ma semplici e sicuri. Già a fine ‘800 Darwin diceva che noi tutti, animali e umani, siamo spesso preda di emozioni simili, come la paura, la tristezza, la perdita di controllo, la difficoltà di adattamento.

«Il primo passo fondamentale – afferma Cinzia Ciarmatori, medico veterinario, esperta in omeopatia, medicina integrata e nutrizione – è capire quali sono le emozioni che portano a determinati stati di disequilibrio e supportarle con i fiori più indicati. Il punto focale è che se sbagliamo a scegliere il fiore, non si corrono rischi, al massimo non si hanno risultati. Fondamentale, però, affidarsi a consulenti esperti, perché l’utilizzo non corretto potrebbe diminuire la fiducia nella reale efficacia del metodo e sarebbe un peccato». Non solo: «Spesso i fiori vengono scelti per creare un mix individualizzato che abbia la massima efficacia sull’aspetto o sugli aspetti da trattare ed è meglio non cimentarsi in abbinamenti fai-da-te.
Ad esempio Rescue Remedy, noto come il rimedio di emergenza, non sarà sempre d’aiuto per situazioni che riguardano specifiche sfumature emozionali, che vanno analizzate con attenzione prima di identificare il fiore o il mix di fiori di Bach maggiormente indicati al singolo individuo».

Trattamento e dosaggi 

Il dosaggio abituale per cani e gatti prevede di somministrare 4 gocce 4 volte al giorno, con il contagocce direttamente in bocca quando è possibile, facendo preparare le miscele in farmacia o erboristeria senza alcol aggiunto. Per animali di piccola o piccolissima taglia, come criceti, canarini, pappagalli, conigli si può optare per un numero inferiore di gocce. In animali di taglia molto grande, cavalli e mucche, per esempio, si può arrivare fino a 7-8 gocce sempre quattro volte al giorno.

La durata del trattamento varia a seconda della sintomatologia: se si tratta di un disequilibrio acuto delle emozioni si può continuare da qualche giorno fino a qualche settimana. In caso di problematiche comportamentali più profonde, invece, potrebbe essere utile continuare l’utilizzo per mesi, persino per anni, in alcuni casi anche per tutta la vita. Non dimentichiamo che non sono mai stati documentati effetti collaterali, ma spesso il trattamento va modulato nel tempo in base a quanto emerge dal punto di vista psicologico-emozionale.

Osserviamo i nostri animali 

Una attenta osservazione degli animali con cui viviamo ci aiuta a comprenderli, nell’indole e nello stato di benessere e di salute, ma soprattutto ci insegna ad instaurare una stretta relazione con loro. Le emozioni emergono, infatti, soprattutto in un contesto relazionale: sarà più facile scegliere i fiori più indicati se c’è una profonda conoscenza. Con i Fiori di Bach possiamo contribuire alla loro salute psicofisica, anche in ottica preventiva per scongiurare tutte quelle problematiche che hanno insorgenza da un disequilibrio emozionale. Ecco perché sono spesso consigliati nell’ambito della medicina del comportamento.

I fiori più utilizzati nel mondo animale

Vediamo allora quali, tra i 38 Fiori di Bach, sono quelli maggiormente utilizzati per le cure alternative degli animali. Partiamo da Mimulus, indicato in condizioni di paura di situazioni specifiche, come i temporali, oppure oggetti come scope, bastoni, aspirapolveri. Può essere utile anche per i botti di Capodanno, a meno che non ci sia una vera e propria fobia: in quel caso il percorso è più complesso e richiede il supporto di medici veterinari esperti. Mimulus può essere indicato anche per animali timidi. Rock Rose è invece adatto a uno stato di terrore che fa perdere il controllo tanto da spingere a scappare o ad immobilizzarsi. Aspen è utile quando si verifica il timore per qualcosa di sconosciuto di cui non si riesce ad individuare la causa. Chicory è spesso consigliato per problematiche «relazionali», con eccessivo attaccamento a persone o risorse.
Star of Bethelem, infine, risulta molto utile per aiutare in caso di traumi, sia fisici che emozionali, anche lontani nel tempo: il distacco precoce dalla madre, per esempio, oppure interventi chirurgici o altri eventi particolarmente stressanti per gli animali. 

13 novembre 2025 ( modifica il 13 novembre 2025 | 09:18)

13 novembre 2025 ( modifica il 13 novembre 2025 | 09:18)

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