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Adventure e crossover, a Eicma 2025 arrivano le moto per girare il mondo

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Ci sono l’adrenalina delle pieghe, la sensazione inebriante dell’accelerazione, due delle molte cose che rendono l’esperienza su due ruote unica, intensa, inimitabile per certi versi. Ma quando si guida una moto il più delle volte lo si fa con approccio diverso, più orientato al viaggio, all’esplorazione. Perché, al di là della routine quotidiana, in cui funzionalità ed efficacia sono le qualità su cui si fa più affidamento, la moto è strumento di scoperta, libertà di assaporare luoghi a volte anche inaccessibili ad altri mezzi. È anche questa la qualità che rende le «adventure» un genere così apprezzato dagli appassionati, oltre che un segmento così presidiato dai costruttori, un tempo focalizzati sul target premium del lusso e delle grosse cilindrate. Da qualche anno, però, l’interesse di molte Case si è spostato anche su moto più «umane» in termini di prestazioni, dimensioni e accessibilità. E se ora lo fa anche un mostro sacro come Bmw, be’, è evidente che il mercato ha assunto connotati nuovi.

La Casa bavarese ha scelto Eicma 2025 per far debuttare la 450 Gs (da poco più di 7 mila euro), figlia di quel concetto di moto totale che ha reso le sorelle maggiori con il boxer una sorta di mito con due ruote e un motore. Basata su un due cilindri in linea da 48 cavalli, progettato in house e realizzato in esclusiva dal colosso indiano Tvs, è una moto interessante perché mantiene stilemi, tecnica e poliedricità della famiglia Gs pur diventando più semplice e leggera (178 chili). Elettronica di prim’ordine, ruota anteriore da 19 pollici e sospensioni lunghe ne fanno una fida compagna anche fuori dall’asfalto con la chicca, nella versione Trophy, della frizione centrifuga Easy Ride accoppiata al cambio servoassistito bidirezionale: la leva resta ma, di fatto, non si usa mai, perché quando si parte e ci si ferma la moto fa tutto da sola.

Altro debutto interessante a Milano è quello della Morbidelli T502Xr, nuovo frutto della rinascita del leggendario marchio italiano acquisito nel 2024 dal gruppo cinese Keeway. Decisamente focalizzata sulla guida in fuoristrada, questa inedita e grintosa bicilindrica da 486 cc e 47,6 cavalli somiglia molto alle moto che corrono nei rally raid: ruota anteriore da 21 pollici, pneumatici tassellati, sospensioni specialistiche e sviluppo verticale di sovrastrutture e strumentazione fanno pensare subito alla Dakar. La sua sorella stradale esiste già, nel nome perde la desinenza Xr e nella sostanza guadagna ruote da 17 pollici. Pesa 210 chili e, come la versione da fuoristrada, ha un cruscotto Tft da 7 pollici con mirroring per la navigazione.

Tra le «mezzo litro» prontissime a impolverarsi fuori dall’asfalto c’è un altro debutto milanese, quello della Kawasaki Kle 500. Un gradito ritorno per molti motociclisti con qualche anno sulle spalle, una bella scoperta per i giovani che si avvicinano al genere. Anche qui il motore ha 2 cilindri e i cavalli che servono per restare nei limiti della patente A2, con look e ciclistica decisamente orientati agli sterrati, come dimostrano la ruota anteriore da 21 pollici e gli pneumatici tassellati. Al Salone arrivano poi anche le versioni 2026 di altri due mostri sacri: la Honda Transalp, sempre apprezzatissima dal mercato, si affina e, d’ora in poi, sarà disponibile solo con la frizione elettronica E-Clutch, che facilita molto la guida in ogni condizione, mentre la Ducati Multistrada V4 Rally (da 29.690 euro), una bestia giramondo da 170 cavalli con 30 litri di serbatoio, migliora in ogni aspetto, dalla ciclistica ai sistemi di ausilio alla guida, passando per dotazioni ed ergonomia, per diventare ancora più efficace ovunque si trovi. Nello stesso stand occhi puntati sui due concept DesertX ed Enduro 450.

Come la globetrotter bolognese, sono diverse le nuove proposte basate su un’architettura con ruota anteriore da 19 pollici, quella che secondo molti consente più versatilità di utilizzo. Dalla Phelon&Moore Capetown 7X Limited Edition disegnata da Pininfarina, alla QJ Rino 900, passando per le Benelli, c’è quasi l’imbarazzo della scelta. Il marchio italiano di proprietà cinese porta a Eicma le nuove Trk: l’attesa versione definitiva della 902 Xplorer da 95 cavalli e la nuova iterazione di quella che nel 2023 è stata la moto più venduta in Italia. Si chiama Trk 602 X ed è una bicilindrica da 554 cc e 56 cavalli con look disegnato a Pesaro e la dotazione che serve per usare la moto in sicurezza 365 giorni all’anno. Molto nutrita in Fiera anche la presenza delle crossover, altro genere orientato al viaggio. Ugualmente orientate a chi in sella ci sta a lungo, sono moto però pensate per l’asfalto, per i trasferimenti veloci e per pieghe serie, quando si ha voglia di farle. Scintillante esempio di questa filosofia è la Cb1000 Gt, debuttante da tenere d’occhio allo stand Honda, dove il colosso riesce sempre a creare interesse. Basata sul Dna della Hornet 1000, ha un’anima votata alla guida allegra e un aspetto teso verso l’anteriore, dove la geometria di forcella, manubrio alto e cupolino permettono di godere di un buon riparo dall’aria. Fra le gambe di chi guida un quattro cilindri da 150 cavalli, tenuti a bada da sospensioni semi-attive Showa e piattaforma inerziale. Di serie ci sono anche manopole riscaldate, cavalletto centrale e valigie laterali. Dal Giappone arriva anche la Suzuki Sv-7Gx bicilindrica a V stradale che porta il brand in una categoria inesplorata. Motore bicilindrico a V da 73 cavalli e posizione di guida rilassata ne fanno un’ottima macina chilometri. Di serie quickshifter bidirezionale, controllo di trazione e strumentazione Tft connessa con visualizzazione condizioni meteo in tempo reale.

7 novembre 2025 (modifica il 7 novembre 2025 | 09:28)

7 novembre 2025 (modifica il 7 novembre 2025 | 09:28)

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